Dispersi dal Caos. Storie di ordinaria sicilitudine
- Autore: Federico Cordua
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
Federico Cordua, napoletano, dopo aver girato il mondo ha deciso di stabilirsi a Letojanni che, come dice lui stesso, è:
“un meraviglioso paesino, sdraiato ai piedi di Taormina”.
Ha deciso di dedicare a questa terra un volume interessante, che raccoglie le storie di alcuni siciliani eccezionali e illustri. Dopo un’accurata ricerca nasce così “Dispersi dal Caos. Storie di ordinaria Sicilitudine” (Ilmiolibro.it, 2017) una raccolta di resoconti di vita vera, ma in parte romanzata, di uomini siciliani e donne siciliane che hanno segnato la storia.
“Loro, oltre alla caratteristica di essere siciliani e impregnati di sicilitudine, hanno in comune il fatto di essere ‘Dispersi dal Caos’, le loro storie non sono sempre conosciute, a volte perché la storia dimentica, a volte perché entrati nel mito più che nella storia, a volte perché nati all’ombra di personaggi così tanto ingombranti che non gli hanno permesso di emergere come avrebbero meritato”.
Federico Cordua con maestria fa dei ritratti minuziosi di Archimede, Santa Lucia, Papa Agatone, Eufemio Da Messina, Ibn Hamdis, Costanza D’Altavilla, Antonello Da Messina, Michelangelo Florio Crollalanza, Giuseppe D’Alesi, Diego La Matina, Giuseppe Balsamo, Pietro Pisani, Vincenzo Bellini, Francesco Durante, William Galt, Filippo Bentivegna, Ignazio Florio Junior, Calogero Marrone, Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, Angelo Cannada, Ettore Majorana, Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, Joe Pistone, Franca Viola, Antonio Presti, Adolfo Parmaliana, Rita Atria, Angelo D’Arrigo, Luca Parmitano.
Un excursus storico che va dal 283 a.C. ai giorni nostri attraverso storie di vite rappresentative nel loro genere. Dal genio indiscutibile di Archimede al coraggio di Eufemio da Messina che ha messo fine alla dominazione bizantina in Sicilia; dalla purezza e determinazione di Santa Lucia al coraggio di Franca Viola che dice no a un matrimonio riparatore nel 1966; dall’eccelso poeta Ibn Hamdis allo scrittore che lo ha riportato alla luce, Leonardo Sciascia; dall’astuta imperatrice e tenera madre e amante, Costanza D’Altavilla, alla picciridda di Borsellino, Rita Atria, che ha denunciato il padre, il fratello e il fidanzato, tutti mafiosi; dalla strana storia di Michelangelo Florio Crollalanza, ritenuto da alcuni William Shakespeare, all’ideatore dello sciopero alla rovescia, il grande Danilo Dolci. E ancora la storia dell’importante famiglia Florio o del noto compositore Vincenzo Bellini o dell’eroe popolare Giuseppe D’Alesi o del vincitore del Premio Strega Giuseppe Tomasi Di Lampedusa. In tempi più recenti ecco le figure forti di Angelo D’Arrigo, sportivo, studioso, osservatore e scienziato, primatista assoluto di traversata in deltaplano e di Luca Parmitano, aeronauta, selezionato per le sue doti fisiche, psicologiche e culturali come astronauta per l’Agenzia Spaziale Europea.
Federico Cordua dimostra con efficacia come la Sicilia abbia partorito in tutti i campi menti eccelse confermando così quello che disse Goethe durante il suo viaggio nella penisola:
“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra... chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”.
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