Dizionario del bibliomane
- Autore: Antonio Castronuovo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2021
Ecco un simpatico e provocante libriccino che illustra come la passione per i libri possa sconfinare nella psicopatologia ossessiva e compulsiva. Manie, fissazioni, deviazioni, fanatismi, turbe, ghiribizzi, stramberie e deliri arrivano a minare la mente di chi adora i libri, portandolo lentamente ma inesorabilmente nella dimensione della bibliomania, della bibliofilia o biblioclastia o, per paradosso, della bibliofobia.
Si può arrivare, in alcuni casi, alla cleptomania libraria, oppure alla spasmodica e ansiogena ricerca di quel volume, raro, che, costi quel che costi, deve prima o poi stare sullo scaffale della propria biblioteca.
Dizionario del bibliomane di Antonio Castronuovo (Sellerio, 2021) è un caleidoscopio di considerazioni, annotazioni, riflessioni, fatti, curiosità e aneddoti sull’amore morboso per i libri da parte di accumulatori seriali di tomi, incunaboli, edizioni, testi, stampe, romanzi, saggi, breviari, bibbie, messali.
C’è chi per leggere si estranea completamente dall’ambiente in cui è circondato, trascurando del tutto amici o familiari. Gli può nel frattempo prender fuoco la casa, senza tuttavia distogliersi dalla lettura. C’è chi ha passato la vita sui libri stando seduto o steso a letto tanto da non uscir mai più di casa, a tal punto da ritrovarsi le gambe atrofizzate.
Chi sui libri ci sgranocchia e ci beve di tutto, e chi le pagine e rilegature se le mangia letteralmente nella convinzione di assimilare così il sapere. Insomma, quando si dice divorare un libro.
Abbiamo invece chi i libri li accarezza, li bacia, ci si trastulla, addirittura ci pomicia. Chi, nel Settecento, continuava a leggere come se niente fosse mentre veniva condotto alla ghigliottina. E si potrebbe continuare fino a notte fonda. Già, perché questa morbosità non conosce limiti nel manifestarsi in tutte le sue variegate forme.
Non parliamo poi del numero di pezzi che può arrivare a contenere una biblioteca o una casa intera (talvolta manco una ne basta) di un maniaco per i libri: cinquemila, diecimila, cinquantamila, trecentomila, qualcuno — scoprirete — persino ottocentomila. Diciamoci però la verità: spesso molti di questi benedetti libri vengono sì e no appena sfogliati una volta ogni quindici anni e a volte mai neppure aperti. Anche perché, a pensarci bene, per leggerli davvero tutti sarebbe necessario vivere qualche centinaio di anni, e per il momento l’elisir di lunga vita non è stato ancora trovato.
Chiamala, se vuoi, aberrazione, frenesia, capriccio, infermità mentale, disperazione esistenziale o semplicemente rotelle fuori posto, chi lo sa?
Certo, fra queste pagine — quasi un pozzo senza fondo di scelleratezze e paradossi narrati da Castronuovo con tocco asciutto e divertente — molti patiti potranno specchiarsi e riconoscersi in alcune bizzarrie e fisime, riscontrare quel pizzico di lucida follia del bibliomane che, stai a vedere, vive e alligna in chi senza libri intorno a sé gli manca l’aria.
Da leggere e poi confessare il proprio chiodo.
Dizionario del bibliomane
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