Dolceamaro di Danielle Steel

Riaccendere la vita: questa la scommessa al centro di Dolceamaro di Danielle Steel (ultima edizione: Sperling & Kupfer, 2014, trad. Grazia Maria Griffini).

India e il suo matrimonio felice. Felice una volta, forse, quando la favola era all’inizio o quando ogni mattina il sole splendeva come un diamante. Ma ora?
Gli anni sono passati, i figli sono grandi e il marito… Diciamo che la considera un diritto, non un’anima da conquistare ogni giorno.

India guarda dietro di sé e vede la sua brillante carriera da fotografa. Una carriera interrotta per amore. Nessun pentimento, certo, però… Che male ci sarebbe, a riprendere in mano quella grande passione?

Inutile dire che il marito non sarà per nulla d’accordo con questa sua decisione, anzi la ostacolerà in ogni modo. Paul, però, vede in lei quella scintilla che India credeva ormai spenta. E non solo quella per il lavoro…

Danielle Steel ci fa volare, è proprio il caso di dirlo. E lo fa con la sua penna magica e reale al tempo stesso, con i suoi personaggi che vedremo come amici e con uno scenario brillante ma a tratti cupo.

Una storia dedicata agli inguaribili romantici, a chi vive con la testa fra le nuvole e che pensa che sì, lassù l’aria è più buona. Un libro da divorare o centellinare, in spiaggia o al calduccio davanti al caminetto, un libro che vale la pena leggere e rileggere. Insomma, il solito libro alla Danielle Steel. Una meravigliosa garanzia.