Domani no di Cristiano Carriero

Le canzoni (non si raccontano) si scrivono

Ho sempre pensato che la scrittura sia l’impronta digitale dell’anima. Quella che lascia Cristiano Carriero in Domani no (Gelso Rosso, 2013) è l’impronta di un’anima sensibile che riesce a declinare con ironia e sentimento tutto il vissuto del suo giovane protagonista ai tempi della crisi degli anni doppio zero. E se la crisi di questi anni è molto più che una questione economica, anche il libro di Carriero si spinge oltre le sue pagine, trasformandosi in un viaggio generazionale che vale il prezzo del biglietto.

Domani no è un romanzo pop con una partitura incalzante, scritto con note semplici ma ipnotiche. Il suo “fraseggio” fluido favorisce il ritmo serrato della lettura. Come davanti ad una band affiatata, il suono di ogni “elemento” (che potremmo chiamare Musica, Amore, Amicizia, Vita) arriva in perfetta armonia con quello degli altri, tanto da mettermi in difficoltà nell’affermare che è la musica il filo rosso della storia.

Attraverso una serie di pennellate leggere, l’autore dipinge il viaggio di un giovane musicista nell’Italia di questi anni, ricca di vizi ed avara di virtù. Conferisce una luce intensa al panorama quotidiano e riesce a mettere in risalto quei particolari che sfuggono o a cui non si riesce mai a tributare la giusta importanza.

La forza del romanzo, soprattutto nella prima parte, sta nel riuscire a prenderti sistematicamente in contropiede, ad ogni pagina, conducendoti con semplicità disarmante in un’area in cui non credevi di essere, ma dove pure lo scrittore ti ha lasciato, con maestria, a fare i conti con l’evidenza delle cose.

Romantico, ironico, ingenuo, a volte contraddittorio, il protagonista non rinuncia mai a mettersi in gioco sorprendendo il lettore con la sua storia e facendogli digerire anche una parte centrale, a mio avviso, troppo interlocutoria, a tratti banale. Un “annacquare” il racconto che ne svilisce la compattezza. Il ritmo cala inevitabilmente, prima dell’accelerata finale. Tuttavia la sensazione arriva quando si è ormai ubriacati dalla storia e può benissimo trattarsi di un’allucinazione di chi scrive. Se così non fosse, Carriero commette fatalmente gli stessi errori di stile del protagonista del romanzo prima del suo riscatto.

Domani no resta in ogni caso un meraviglioso incontro tra la musica e la letteratura ai tempi della crisi.