Domani scappo o ti sposo di Holly McQueen

Mie care lettrici (eh sì, spiacente cari signori, una volta di più vi parlo di un libro dedicato e diretto essenzialmente al gentil sesso), mi sembra di vedervi e di sentirvi, una volta letto il titolo del romanzo che mi accingo a recensire: che noia, ancora una volta un romanzetto leggero e disimpegnato che fa leva sull’atavica passione delle donne per i matrimoni in ogni salsa e forma! Sì, signore e ragazze mie, avete ragione... ma solo in parte.

Domani scappo o ti sposo di Holly McQueen (Sperling & Kupfer, 2012) è un romanzetto carino e di poche pretese ed effettivamente tratta principalmente di un matrimonio, ma non è il solito libro di chick lit. Per il brio e l’ironia della scrittura, per la dinamicità delle situazioni (per quanto molto vicine al limite dell’irrealtà) e, allo stesso tempo, per l’empatia che suscitano le vicende descritte, questo romanzo si stacca decisamente dalla massa di libri rosa che invade gli scaffali delle librerie, spiccando come una lettura rimarchevole, certo non intellettuale, ma gradevole in modo comunque non banale.
Del resto, la scrittrice Holly McQueen altri non è che l’autrice della "saga" di Isabel Bookbinder, che, ne sono sicura, ha strappato più di un sorriso a tutte voi, con le sue situazioni paradossali e il suo far leva sui nostri difetti quotidiani per costruire trame divertenti ma anche condivisibili.

Come suggerisce il titolo, il matrimonio in questione è ad alto rischio. Anzi, all’inizio del libro viene addirittura annullato dalla sposa, Polly, che, rientrata in Inghilterra dagli Stati Uniti proprio per sposare il fidanzato Dev, finisce invece per lasciarlo, spiazzando famiglia e amici. Perché l’ha lasciato? E, soprattutto, perché sostiene di amarlo ancora ma di essere "indegna" del matrimonio?
Bella, la sorella di Polly, e Grace, la sua migliore amica, non vogliono accettare le sue vaghe spiegazioni e non sono per niente convinte che la scelta che sta facendo sia quella giusta. D’altronde, in merito di scelte sbagliate, entrambe potrebbero esserle maestre. Bella convive da due anni con un "ragazzone" che racchiude in sé la peggiore iconografia mai immaginata riguardo ai mammoni: calcio, wii, birre con i "ragazzi" e nessuna simpatia per gli impegni, siano essi di tipo lavorativo o sentimentale. Resa sterile da un brutto incidente, Bella sta cercando disperatamente di adottare un bambino, ma è praticamente lasciata a combattere da sola. Grace, invece, è stata "l’altra", anche se il matrimonio del suo uomo è finito prima che lei si decidesse ad accettare le sue avances. Lo ha sposato ed è diventata madre giovanissima, e adesso si dibatte fra il problema di farsi accettare dall’ambiente del marito e la sua indifferenza verso di lei. Ma, si sa, l’indifferenza, in un rapporto, è sempre pericolosa, e lascia spazio a situazioni di altro tipo, non sempre molto lecite.
Malgrado non si siano mai state simpatiche, Bella e Grace hanno entrambe a cuore il bene di Polly e non sono intenzionate a mollare la presa. Non interagendo mai fino alla fine, cercano entrambe di sistemare la vita della sorella e migliore amica, e, allo stesso tempo, la loro. Infatti, la storia è narrata non dal punto di vista di Polly, ma da quelli di Bella e di Grace, che prendono, letteralmente, la parola alternativamente, capitolo dopo capitolo, commentando, ciascuna dal proprio punto di vista, le incomprensioni fra di loro e il carattere di Polly, oltre alle proprie, difficili situazioni.

Se, quindi, avete voglia di relax estivo ma senza far addormentare il cervello, lasciatevi catturare!