Domani tocca a te
- Autore: Stefan Ahnhem
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2015
“Guai agli ex compagni di scuola: il progetto di una mente malata”
Quando l’ispettore Fabian Risk si è trasferito a quasi 600 chilometri da Stoccolma, non immaginava di cacciarsi in un incubo peggiore di quello che si lasciava alle spalle. I lettori impareranno a conoscere questo nuovo investigatore svedese nel romanzo “Domani tocca a te” ,(Sperling & Kupfer, 2015 - 440 pagine 18,90). Sperling & Kupfer ha acquistato i diritti dell’autore Stephan Ahnhem, sceneggiatore di cinema e televisione già famoso nel suo Paese, specializzato in commedie e thriller ed ora sicura promessa della narrativa poliziesca giallo-blu.
Risk si è dimesso dalla Omicidi e ha fatto rotta verso la città natale, Helsingborg, convincendo a fatica la moglie e i due figli a lasciare tutto e seguirlo. Ha comprato una villetta a schiera a mattoni rossi in stile inglese e fresco di trasloco – anche se i mobili devono ancora arrivare – si appresta a godere sei settimane di inedite vacanze estive, in un posto di mare, nel sud della Svezia, separato dalla Danimarca da un canale di appena quattro chilometri.
Non fa in tempo a mostrare la nuova casa ai suoi, che il nuovo capo, Astrid Tuvesson, commissaria capo della sezione anticrimine della polizia locale, lo cerca al cellulare. Che sia per dargli il benvenuto?
Macché, arriva perfino a domicilio. C’è un buon motivo, hanno trovato ucciso un uomo, con le mani segate da vivo all’altezza dei polsi. Sono nelle docce del liceo, mentre il corpo è in un’aula. L’istituto è quello frequentato a suo tempo da Fabian e la vittima è un compagno di scuola, Jorgen, sbruffone insopportabile, manesco e rissoso, un bullo in coppia con l’inseparabile complice Glenn.
Il motivo per cui Astrid cerca insistentemente il nuovo ispettore è una foto, trovata accanto al cadavere. Una terza liceo di trent’anni prima, con una “X” tracciata sul volto di Jorgen.
Un omicidio pianificato accuratamente, senza il minimo errore o traccia, l’assassino è una persona attenta e meticolosa, pensa Fabian – allora lo chiamavano Fabbe – che rinuncia alle ferie, con grande amarezza per la famiglia, specie i giovanissimi Matilda e Theodor, il maggiore.
Risk incontra gli altri componenti della sezione, ferie congelate anche per loro, il caso scotta. Sembra utile indagare su Glenn, che sparisce a sua volta e dopo qualche circostanza fuorviante viene trovato ucciso selvaggiamente. Insieme a Jorgen avevano terrorizzato la classe, mettendo sotto soprattutto il debole Claes, bersaglio di terribili prepotenze. Tre anni di autentico calvario, che la stessa ex vittima sembra raccontare in soggettiva nelle pagine di un diario che intervallano il romanzo di Ahnhem, i compagni guardavano e tacevano, gli insegnanti facevano finta di non sapere.
La vendetta appare un movente probabile, lo conferma uno sguardo al punto di vista dell’anonimo pianificatore, che conta di concludere ogni cosa in una settimana dopo, potrà rilassarsi e lasciare gli altri a raccogliere i pezzi, analizzarli e stupirsi delle sue molteplici capacità. È convinto che la chiave del successo siano i preparativi accurati e la concentrazione assoluta; per questo ha dedicato gli ultimi tre anni ai preliminari, ha preso la decisione nel 2007, anche se l’accarezzava da molto, godendo al pensiero che presto l’intera classe avrebbe perso il sonno: la classe del male.
L’assassino cova rabbia ma è razionale, chiunque sia, lo staff della polizia di Helsingborg punta su un soggetto preciso e lo stesso Ahnhem sembra indicare Claes. Intanto aggiunge pezzi sulla scacchiera, entra in gioco un chirurgo, Rune, di cui non c’è traccia fino al 1994, come se fosse un’identità fittizia.
Il thriller, elettrizzato da una corrente costante di erotismo, segue lo sviluppo di una mente malata, l’autore è bravo nel dosare tempi e figure in controluce, rivelando una certa conoscenza della psicopatologia umana; una delle cose più agghiaccianti è il crescendo di torture che un ragazzino torturato dai bulli infligge al suo criceto.
Lettura assolutamente consigliabile, è raro trovare una progressione narrativa apparentemente flemmatica, ma resa nervosa da una violenza fredda, non ostentata ma funzionale, il racconto non ne potrebbe fare a meno.
Insomma, questo romanzo è una bomba.
Domani tocca a te
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