Elogio del pomodoro
- Autore: Pietro Citati
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2011
Pubblicato a ottobre 2011 da Mondadori e scritto dal poliedrico critico letterario Pietro Citati, “Elogio del pomodoro” è un libro che rappresenta un viaggio nella società italiana a partire dal dopoguerra fino ad oggi. E’ una sorta di diario (nel testo vengono ripresi anche degli appunti dello scrittore raccolti nel corso degli anni) nel quale viene analizzata la società moderna e tutto ciò che vi è sotto la sua “superficie” a volte illusoria.
Il libro è suddiviso in 5 parti, ciascuna legata ad un tema generale che verrà sviluppato nei vari capitoli (Bambini e mare; Europa; Piccoli e grandi viaggi; ecc.). Lo scrittore apre questo “viaggio nel tempo” attraverso i suoi ricordi d’infanzia e del tempo nel quale il bello dell’esistenza era il godere la natura, i rapporti veri tra amici, la semplicità. Citati ricorda il piacere dei giochi tra bambini, i giochi veri, quelli fatti a mano con poche semplici cose, quei giochi che erano adatti a stimolare l’immaginazione e che contribuivano a creare un identità personale, un carattere.
Questi ricordi sono messi in contrapposizione con l’oggi, con la nostra civiltà odierna fatta di consumi, di miriadi di oggetti spesso inutili “che ci stanno assalendo” e che non risvegliano più la ricchezza di sensazioni che un tempo suscitavano in noi. Le nostre vite sono ormai invase da oggetti che stanno letteralmente pietrificando la nostra vita interiore. La domanda che ci si pone durante la lettura è: ma tutti questi oggetti, questa necessità di apparire, sono davvero ciò che desideriamo e che ci può rendere felici? La risposta è chiaramente negativa. Per essere felici, per riscoprire il vero piacere delle cose semplici, è sufficiente vedere il mondo con gli occhi di un bambino, ritornare a scoprire ed apprezzare le piccole cose, accogliendole con stupore e gioia. Oggi si tende ad ostentare una ricchezza materiale solo per mostrare al mondo che “sì, sono qualcuno, perché possiedo questo”. Ma per aprire davvero di nuovo i nostri orizzonti è necessario uscire dall’era del consumismo e della globalizzazione forzata e tornare a scoprire che tutto questo non ci serve. Non ci serve essere vestiti tutti uguali, o avere tutti lo stesso modello di cellulare, serve crearsi una vera identità, un proprio punto di vita, una personalità che ci renda unici ed irriproducibili; andare oltre le apparenze e tornare a riscoprire il vero sapore di un pomodoro, essere in grado di apprezzarne il gusto, il profumo, il colore.
Questo libro offre degli ottimi spunti di riflessione e fa sì che ciascuno di noi possa lasciar perdere le sciocchezze ed aprire quel cassettino della memoria nella quale avevamo nascosto, ad esempio, quel momento lontano nel tempo nel quale il nostro vecchio e caro nonnino, arrampicandosi agilmente sull’albero, tornava offrendoci sorridendo un frutto genuino per merenda. Quel frutto per noi era la felicità.
Elogio del pomodoro
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