Enigma. La strana vita di Alan Turing
- Autore: Tuono Pettinato
- Genere: Scienza
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2012
Prendete il vostro iPhone e osservate bene il logo che sta sulla parte posteriore. Poi prendete il vostro Mac Book e guardate lo stesso identico simbolo che sta sul retro dello schermo e si illumina quando il vostro portatile acceso. Quella mela morsicata non è stata una fortunata trovata di marketing, architettata da Steve Jobs, magari quando era ancora rinchiuso nei creativi garage della Silicon Valley ma è uno degli elementi più importanti di una storia che ciascuno di noi ha sentito raccontare da bambino: la storia di Biancaneve e i sette nani. A questo punto ci si potrebbe, sensatamente, chiedere cosa c’entra Biancaneve con i computer.
Ce lo hanno spiegato magistralmente Tuono Pettinato e Francesca Riccioni in Enigma. La strana storia di Alan Turing, un fumetto, edito da Rizzoli Lizard nel 2012, in occasione del centenario della nascita del grande matematico e logico britannico, che narra non solo la vita di Turing ma anche una cospicua parte della storia novecentesca della matematica.
Non c’è solo la vicenda scientifica di un genio ma anche, e prima, la vicenda di uomo complesso e tormentato, che quando non si arrovellava per dar vita a macchine in grado di computare, ovvero di fare calcoli, rimaneva, nella sua sensibilità perennemente fanciullesca e ingenua – perfettamente resa da Tuono Pettinato che ritrae Turing come un ragazzo dall’inizio alla fine della vicenda – affascinato e anche ossessionato dalla storia di Biancaneve, personaggio con cui si identificò – e anche questo è ben reso nel fumetto, in una delle vignette di Bletchley Park – fino agli ultimi istanti della sua vita, terminata in modo oscuro, con un mela intrisa di cianuro e morsicata, con cui Turing trovò (volontariamente o, forse, coattamente) la morte.
Dagli anni difficili della scuola, le tavole conducono Sherbone e poi al King’s College, dove campeggia la storia della logicizzazione della matematica, da Leibniz e Frege, passando per i paradossi di Russell, sapientemente illustrati con il linguaggio delle nuvole parlanti, fino al programma di Hilbert e al teorema di incompletezza di Gödel. Sono i passaggi chiavi di una vicenda – quella della matematica del Novecento – che trova in Turing il suo punto di arrivo: la mente che si confronta con la terza prova di Hilbert, quella dedicata alla decidibilità di un sistema e per fare ciò, inizia a progettare una macchina teorica:
“... la mia macchina la si può immaginare come un nastro infinito suddiviso in caselle contenenti uno spazio vuoto o un simbolo, che scorre dentro a un dispositivo in grado di leggere o scrivere simboli. Lo strumento può eseguire quattro azioni meccaniche: muovere il cursore a destra o a sinistra, cancellare o scrivere un simbolo. Con soltanto queste quattro azioni, la macchina può affrontare qualsiasi operazione complessa. Con una stringa di simboli somministrerò alla macchina la sua tavola di comportamento attraverso la quale leggerà i passi dell’algoritmo da seguire, ovvero la sequenza degli “stati intermedi” in cui dovrà trovarsi prima di arrivare alla fine del problema che le abbiamo sottoposto.”
Quella macchina teorica diventerà reale e prenderà il nome di Colossus, raffigurato come un robot buono, amico di Turing, quello strumento che lo scienziato fu chiamato ad architettare per contrastare Enigma, il sistema criptato che rendeva inarrivabile il Reich durante il secondo conflitto mondiale.
Dopo il conflitto bellico, il Regno Unito torna alla normalità che, come in molti altri casi, è sinonimo di conformismo e omologazione. La vena divulgativa del fumetto si conferma potente anche in quest’ultima parte della storia che illustra in modo chiaro e comprensibile il test di Turing e le ultime ricerche biologiche dello scienziato sulla mimetizzazione e la morfogenesi. I temi scientifici sono coniugati sapientemente con i dissidi interiori:
“Non siamo poi così diversi dalle macchine! Sono quasi sicuro che un pensiero complesso sia frutto di una serie di operazioni basilari che il nostro cervello compie elaborando delle informazioni semplici!”
“E quando verranno a chiederlo a me, che cosa sono? Che risposta darò quando sarà il mio turno di dichiarare la mia identità? (…) Che cosa dirò? Un uomo? Una macchina? Una donna?”
La tradizione conservatrice e il moralismo vittoriano sono tratteggiati con vignette illuminanti, che chiamano in causa Oscar Wilde e E.M. Forster e conducono alla condanna di Turing per un omosessualità mai nascosta e pesantemente punita con la castrazione chimica, l’anticamera della morte del grande scienziato.
Il tratto di Tuono Pettinato è sintetico e ricco di linee sinuose, l’uso dei colori netto e minimale ma sicuramente azzeccato per rendere la complessità della vita di Turing, la ricchezza della sua mente e la nettezza dei suoi sentimenti. Abbondanti dosi di ironia spezzano la gravità della vicenda e rendono il fumetto particolarmente apprezzabile sia come opera di divulgazione scientifica che come storia personale.
Enigma. La strana vita di Alan Turing
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