Era l’unico modo
- Autore: Giorgio Simoni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Chi scrive lo dice senza problemi che un libro giallo-noir è molto difficile da recensire per il sottoscritto, non potendo dire molto, anche in questo caso, anche se la narrazione di questo romanzo è più un raccontare lo srotolarsi di giorni febbrili per capire l’identità di chi ha ucciso; mentre la catarsi finale si verifica dopo che hai già introiettato tutto un mondo di abitudini, appostamenti, vita privata.
E poi perché la narrazione in verità non inizia con questo bel romanzo, ma gli appassionati del genere hanno già conosciuto il maresciallo Spada. Anzi, cosa insolita, il narratore fa parlare in prima persona in una specie di proemio il protagonista principale del giallo-noir, il comandante dei carabinieri di Fittoneta, che si trova a metà strada tra il promontorio Labronico e la Maremma toscana.
Il maresciallo si chiama Ettore Spada ed è il protagonista del libro dal titolo Era l’unico modo (Damster edizioni, 2022) scritto da Giorgio Simoni.
Il comandante dei carabinieri Spada, appunto, ha il difficile compito di spiegare come è la vita di un carabiniere, tanto che per pochissime pagine il vero narratore fa spazio a Spada.
Avrebbe potuto farlo lo scrittore di questo libro, che invece si mette da parte e ascolta con noi come è la vita di chi sceglie la divisa:
Perché fare il Carabiniere significa firmare un contratto con la coscienza. Per onorarlo bisogna avere l’anima di un cervo e la tenacia di un’aquila. È un mestiere ingrato e certe volte infame. Trovare l’equilibrio tra la pietà e la rabbia è complicato.
Ed è lui che ci introduce nel secondo libro delle gesta di una caserma di carabinieri.
Dopo un periodo di relativa quiete viene trovato il corpo di Davide Bolaffi, giustiziato con un colpo di pistola alla nuca, con sulla faccia il ricamo di una svastica. Bolaffi aveva messo più professioni nel suo curriculum, tra cui figurava anche quella del “venditore”, per il suo modo di parlare suadente, ma era soprattutto uno psicologo che si occupava di tre coppie, che ora si direbbero “disfunzionali”.
Nella stanza degli incontri, in ogni caso, c’erano solo donne con depressione post partum, a cui vendeva anche pannolini, ciucci, detergenti. La terapia di coppia sembrava non interessare nessuno e, in ogni caso, con le dovute ricerche, risulta Bolaffi avesse due partite Iva, una come venditore di prodotti per neonati e bambini e una per la sua professione di psicologo.
Cinque giorni dopo, viene freddato un gioielliere, che era nel suo negozio con la moglie e vengono rubati i gioielli in esposizione, ma come prima intuizione sembra proprio che il ladro non avesse un’idea precisa di quali oggetti di valore rubare.
Da subito è sembrata una esecuzione di Emilio Zeri. Il gioielliere e lo psicologo si conoscevano, così pure la moglie di Zeri, Miriana Farini, che aveva assistito all’omicidio del marito e la collega di Bolaffi, Juana Lourdes. Tutti e quattro si tenevano in contatto per amicizia, favori, serate fuori casa, sempre nella maniera discreta di chi non vuole far sapere della stretta amicizia tra i due uomini, Bolaffi e Zeri. Di più non si può scrivere.
La particolarità di questo giallo-noir è che nei momenti non investigativi c’è un’aria quieta, di persone che fanno cose normali, come l’amore del commissario Spada per la sua Clarissa, medico al pronto soccorso. Nonostante le indagini portino alla scoperta di una realtà agghiacciante.
Poi è un libro scritto con molta cura, attento ai sentimenti dei più deboli, dacché Ettore Spada tratta tutti, carabinieri e sottoposti, con molta umanità e trasporto. Da leggere.
Era l'unico modo
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