Erba d’annata. Un’indagine di Emma Bonsanti di Aldo Pagano

Con Erba d’annata. Un’indagine di Emma Bonsanti (Piemme, 2023) Aldo Pagano ci conduce nuovamente attraverso le intricate investigazioni del sostituto procuratore Emma Bonsanti, il personaggio seriale giunto alla sua quarta indagine.

La trama si apre con la morte, avvenuta nella periferia industriale di Bari, di Giorgio De Santis, un giovane ventitreenne di buona famiglia il cui corpo è stato ritrovato senza vita fuori da un capannone.
Il caso potrebbe essere facilmente chiuso come suicidio, visti gli alti e i bassi di un carattere tendente alla depressione, ma alcune incongruenze e contraddizioni spingono Emma a non accettare spiegazioni frettolose e superficiali.
Giorgio era un ragazzo brillante destinato a diventare notaio che frequentava l’ultimo anno di Giurisprudenza; aveva una fidanzata, Ambra, e molti amici e, anche se era seguito da uno psicologo, perché avrebbe dovuto togliersi la vita con un volo di una decina di metri dall’alto di un tetto?

Affiancata nelle indagini dal sovrintendente capo della polizia Michele Lorusso, Emma Bonsanti scopre che il giovane era riuscito a costruirsi una vita oscura e complessa: gli stessi genitori — che dimostrano di conoscere poco il figlio — ammettono che Gio aveva molte idee, ma si annoiava presto a seguirle.
Fra sue le attività “parallele”, conosciuta dagli amici, c’era sicuramente la coltivazione delle sue piante: una qualità di marijuana molto particolare — e non si tratta neppure dell’unico aspetto singolare di un’esistenza apparentemente normale.
Forse la chiave dell’omicidio sta proprio nell’iPad di Giorgio che però non si trova più...

Lo stile peculiare di Aldo Pagano utilizza un linguaggio che riflette la personalità, l’educazione e la cultura dei suoi personaggi. La prosa fluida e coinvolgente, insieme ai dialoghi ben contestualizzati, permette al lettore a immergersi completamente nella storia.
Ma la vera forza di questo romanzo risiede nella capacità di combinare il genere giallo con una profonda esplorazione psicologica di tutti personaggi e, in particolare, dei dilemmi personali della protagonista.

Emma è una donna complessa che si dedica caparbiamente all’attività investigativa, ma la trama non si concentra solo sul suo impegno per risolvere il caso e per far emergere segreti e imprevedibili connessioni nella vita della vittima, ma anche sui conflitti interiori del sostituto procuratore, sui suoi problemi esistenziali e sentimentali, che aggiungono una dimensione toccante e autentica alla vicenda: le paure, le insicurezze, il difficile rapporto con gli uomini della sua vita, con un passato irrisolto e con il mondo dei giovani la rendono estremamente affascinante e umana.