Erbe (non solo) in tavola
- Autore: Roberta Maresci
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2016
Bruschette di camomilla per favorire il sonno, con un decotto.
Migliorare la circolazione del sangue con il cerfoglio che i Romani utilizzavano come aroma e pianta officinale e che, essendo in grado di migliorare la circolazione del sangue, presenta anche delle buone proprietà diuretiche e depurative: ecco spiegato il motivo per cui viene frequentemente sfruttato come ottimo componente di trattamenti ricostituenti. Inoltre, riesce a contrastare efficacemente le rughe e a svolgere una funzione benefica e tonica per quanto riguarda la pelle del viso e del collo.
Preferite regolare le funzioni dell’intestino? Andate per campi a raccogliere cicoria. Le radici tostate e polverizzate, sono usate come surrogato del caffè. Altrimenti possono produrre biocarburante ed essere usate come sciroppo o dolcificante mentre dalle foglie si ricavano dei coloranti blu. Alcuni produttori di birra ne utilizzano le radici per dargli un sapore particolare. La cicoria viene aggiunta poi anche al foraggio per contribuire ad eliminare alcuni parassiti interni degli animali allevati.
Che dire? Di questo e altre mille curiosità parla il quattordicesimo libro scritto dalla giornalista Roberta Maresci. Titola “Erbe (non solo) in tavola” e vanta una galleria fotografica di “105 piante da riconoscere, raccogliere e usare” (Hexagon Editore, 2016, euro 19,90, acquistabile sul sito Arshorti.it, richiedendolo con una mail).
Molte le ricette che vi faranno portare in tavola dagli amaranti (al posto degli spinaci) alla portulaca, che previene malattie cardiovascolari, per riscoprire quello che la fitoalimurgia ritiene a diritto “cibo-medicina”. E forse vi sembrerà strano leggere che Augusto fece erigere una statua in onore dell’infusione della lattuga selvatica, dichiarando che gli avesse salvato la vita; giudicata in passato come l’oppio dei poveri, la lattuga selvatica era largamente utilizzata come blando sedativo dalle proprietà ipnotiche e rilassanti, soprattutto attraverso il suo estratto, o come tintura, eppure è comune e la mangiamo tutti, senza conoscere le sue proprietà. Vero è che i suoi effetti erano noti sin dall’antico Egitto: pianta associata alla dea della fertilità Min, era utilizzata sia a scopo sedativo che come afrodisiaco, estraendone il lattice biancastro che sgorga spontaneamente dopo aver praticato delle incisioni sul suo fusto. La lattuga ha anche proprietà rimineralizzanti, sedative, vitaminizzanti e rinfrescanti. Particolarmente indicata, quando cotta, per le sue proprietà lassative, contiene una notevole quantità d’acqua e di fibre, betacarotene, vitamina A, B, C, D, calcio, ferro e sali minerali. Il valore calorico è basso. Questa pianta veniva utilizzata dalla medicina popolare, per trattare le irritazioni delle vie aeree, come sedativo, afrodisiaco, ipnotico, antispasmodico. Veniva utilizzata per trattare ematomi, contusioni e irritazioni della pelle.
Ma questo è solo un altro dettaglio, tra i tanti presenti, da gustare leggendo “Erbe (non solo) in tavola”.
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