Esercizi preparatori alla melodia del mondo di Maurizio Crosetti

“Mi piace stare dentro la mia musica come in un cappotto quando nevica. E mi piaceva la bambina che vidi appoggiare le dita sui tasti, quando anch’io ero un bambino. La cerco, e un giorno la incontrerò. Forse sto suonando per lei.”

Una delicata storia d’amore e di musica è l’esordio narrativo di Maurizio Crosetti, inviato del quotidiano Repubblica, che si occupa di sport, costume e cronaca. Ha al suo attivo diversi libri legati al mondo dello sport e con “Esercizi preparatori alla melodia del mondo” si è messo alla prova, riuscendo magistralmente, con un romanzo appassionante, suggestivo e di grande potenza visiva. La storia narra di un artista di strada, un pianista che con la sua bicicletta traina il suo pianoforte nelle piazze del mondo, suonando per la pace, per la libertà, liberando la musica, la vera protagonista della nostra storia. La musica conforta, rende felici, fa innamorare, abbraccia, allontana la tristezza, attenua il peso di un periodo difficile, e sa regalare un viaggio indimenticabile perché “non ha bisogno di stelle a guidarlo”.

Il ricordo del musicista che a Parigi iniziò a suonare Imagine di John Lennon dopo la strage al Bataclan, lo abbiamo ancora tutti negli occhi. Il suo nome è David Martello e da anni gira il mondo con il suo pianoforte. Di origini siciliane, cresciuto in Svizzera, David ha suonato a Istanbul dopo la rivolta delle bandiere, tra i soldati in Afghanistan, a New Orleans dopo l’uragano Katrina e qualche mese prima sempre a Parigi, dopo gli avvenimenti di Charlie Hebdo. La sua musica vibra nei luoghi di morte e di dolore ed è un musicista davvero unico e speciale. Il giornalista Maurizio Crosetti si è ispirato a lui, alla sua vita nomade segnata dal grande amore per la musica, per narrarci dell’uomo al pianoforte e dei suoi esercizi di preparazione alla melodia del mondo. Quando la vide la prima volta era un ragazzino come lei; lei era seduta al pianoforte nel salone del conservatorio e le sue dita suonavano una musica che lo incantò. La guardava passando di lì, ogni giorno, arrampicato al cancello e sulle punte dei piedi. Aveva i capelli castani, timida come lui e portava una sciarpa rossa al collo. Il tempo di fermarsi a parlarle e di venire a conoscenza che stava per lasciare la città. Solo per lei, il suo grande amore, imparerà a suonare il piano, a conoscere le note e a leggere il pentagramma, e non trascorrerà giorno in cui non si chiederà dove ella sia e in quale parte del mondo la musica l’avesse portata. “Chissà dov’era lei adesso? Starà suonando?” Lei era diventata negli anni il suo “terzo pedale, quello di risonanza”, insieme come le mani di un pianista, anche se ognuno per la propria strada. Gli piaceva suonare e voleva vivere di musica: pochi spartiti per poter viaggiare e ogni giorno una piazza nuova.

“Suono per me, viaggio per me”.

Lontano, avvolto in un sacco a pelo, col freddo che pungeva in Afghanistan tra bambini piccoli e seminudi che camminavano in strada; in Alabama dove, mentre suonava Schumann, una mucca gli si avvicinò e si fermò ad ascoltarlo; a Kiev, in piazza Maidan, dove le milizie di Yanukovic avevano sparato su una folla inerme; sotto la statua di Elvis a Memphis o nel vuoto di Ground Zero a New York. Chissà dove sarà lei adesso… starà ancora suonando? Quella ragazzina con la sciarpa rossa non l’aveva dimenticata. Era scappata via il giorno dell’esame al conservatorio e ora per strada rallegrava i bambini suonando. Lo stesso destino li vedrà in viaggio alla ricerca di sé stessi e del giorno del loro incontro.

“Sapevo di non possedere un vero talento per il pianoforte. Non come lei, che invece aveva mani che volavano come rondini da un nido nero all’altro, da un nido bianco all’altro: le vedevo correre come pazze, arrampicato sulla ringhiera in quell’attimo di vertigine.”

Un bellissimo libro “Esercizi preparatori alla melodia del mondo”, un romanzo coinvolgente e poetico, una musicalità di parole che entra nel cuore di chi legge ed emoziona profondamente l’anima.