Familienalbum
- Autore: Katia Fundarò
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
In un Paese dove in troppi si sentono scrittori senza averne la stoffa, chi si occupa di critica è costretto a prendere le distanze dalla quantità di proposte editoriali e tentare una selezione drastica. Capita così di trovare, quasi per caso, libri che meritano attenzione come questo romanzo Familienalbum di Katia Fundarò (Ischire, 2024), la quale racconta una storia ispirata a fatti veri e persone viventi, pur con qualche ovvia licenza poetica.
La vita con me è stata brutale, ma sempre sincera, almeno questo sì; mi ha lasciato sbirciare nel regno del possibile senza farmi promesse definitive. Mi hanno sempre procurato una forte reazione allergica quelle persone che ti dicono Fidati di me o Te lo prometto. Non si vergognano di porsi al di sopra della vita?
Tre protagonisti parlano con le proprie voci e ripercorrono un tratto di storia familiare risalente agli inizi degli anni ’70 alternata al "presente" collocato nel 1996, quando Julius, il figlio di Anna Maria e Erik, si trova in un letto d’ospedale in seguito a un incidente con l’aereo che lui stesso stava pilotando. Questo è lo scenario.
I monologhi dei tre personaggi lasciano trasparire i caratteri, i segreti, le motivazioni, le situazioni, le lotte per l’affidamento del piccolo Julius, punti di vista diversi in capo alle stesse circostanze, visioni e pensieri contrastanti ora che il giovane lotta tra la vita e la morte.
Ripete gli stessi gesti più volte, un rituale propiziatorio sacro ma privo di religiosità: prova a restituirgli le cure che gli ha negato da piccolo, mi dico, cercando dentro di me un residuo minimo di compassione nei suoi confronti.
Anna Maria attribuisce comportamenti sbagliati, errori e responsabilità all’uomo che ha amato, ma ormai pensa a lui sfiorando i limiti del rancore. Erik appare più dimesso, si assume responsabilità mentre galleggia con apparente distacco nel suo mondo, ha amato Anna Maria a modo suo ma ciò non è stato sufficiente. Non esiste dialogo né comunicazione ma solo ricordi e interpretazioni.
Un matrimonio fallito, due personaggi perdenti, un figlio incolpevole, il libro lascia una sensazione di "già visto", con lei molto più incisiva e profonda e lui che ripercorre il passato e che a volte appare malinconico e rassegnato.
Eccoti Anna Maria, sei dietro di me che mi osservi. Ti stai chiedendo come sia possibile che io sia qui? Che coraggio io abbia avuto a essermi presentato al suo capezzale? Mi riprendo la quota di sentimento che mi spetta come genitore.
Katia Fundarò, bravissima a disegnare con le parole, sembra più a suo agio quando dà la parola ad Anna Maria, ma questo non significa affatto che Erik e Julius abbiano un ruolo di "contorno", anzi al contrario costituiscono un solido punto d’appoggio su cui costruire.
Si tratta di un romanzo ambizioso ma l’autrice questa ambizione se la può permettere perché nonostante sia al suo esordio narrativo, possiede già gli strumenti e la maturità necessari. Infine una citazione del filosofo Hans Georg Gadamer al quale Katia Fundarò spende un riferimento in fondo alle note, quando il romanzo è terminato. Un riferimento che ha un suo significato preciso se vogliamo dare credito all’ipotesi, che mi sento di confermare, che ciò che abbiamo studiato resta indelebile e condiziona il nostro modo di comprendere e interpretare la realtà.
Familienalbum
Amazon.it: 16,62 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Familienalbum
Lascia il tuo commento