Fiabe lapponi e dell’estremo nord di Bruno Berni

Omaggio alla Scandinavia. Negli anni Novanta, prima dell’invasione dei gialli nordici, ho avuto modo di conoscere attraverso il Club degli editori una collana di fiabe nordiche molto belle. Ho già recensito "Fiabe norvegesi" e ora mi appresto a parlare di "Fiabe lapponi e dell’estremo nord".

Il curatore, Bruno Berni, studioso di lingua finlandese, parla del suo folclore e lo fa raccontando le fiabe danesi, norvegesi, svedesi, ma soprattutto lapponi, che sono molto divertenti e prive di quell’aggressività che sembra un denominatore comune per l’antichità indoeuropea.
Sono pastori che hanno renne magiche che portano loro fortuna, artigiani che ricevono la visita di spiritelli dispettosi e simpatici o principesse un po’ tonte, ma altrettanto carine. E in questi racconti non solo gli umani parlano, ma anche gli animali che dimostrano una saggezza superiore alla nostra. L’orso e la renna sembrano dominare questo mondo così arcaico e tuttavia così vicino, mentre sembra che l’uomo sia solo una fra le tante forme viventi e neppure la più importante.

È una materia, quella lappone, orale, non ci sono codificazioni scritte che possono valutare la bellezza o meno di una fiaba, è tutto spontaneo. È bello partecipare per noi baciati dal sole conoscere la vita semplice e tranquilla di popoli che anelano al sole, alla luce e ritrovare qualcosa di noi stessi.
Lettura per le sere invernali, ma, come tutte le fiabe, da gustare lentamente, senza fretta, facendosi portare dalla narrazione stessa dei personaggi che direttamente ci raccontano di sé. Concludendo voglio dire che le storie sono molto belle e perciò
omaggio a Bruno Berni che ce le ha fatte conoscere.