Fiori rubati
- Autore: Incoronata Lombardi
- Anno di pubblicazione: 2010
“Fiori Rubati” è l’ opera prima di Incoronata Lombardi, una giovane scrittrice pugliese iscritta alla facoltà di giurisprudenza. L’autrice racconta con straordinaria lucidità e precisione l’evolversi di vite diverse che inspiegabilmente finiscono con l’incrociarsi tra loro; di come storie terribili dei giorni nostri vivono invisibili in contesti attuali ed in ambienti inaspettati.
E’ una storia di delitti contemporanei. E’ una vicenda intricata, partorita da menti contorte e votate esclusivamente al dio denaro. Leggendo, si arriva pian piano a comprendere cosa l’uomo sia disposto a fare e fin dove sia disposto a spingersi per realizzare i propri interessi, incurante del dolore e dello strazio provocato agli innocenti malcapitati sulla sua strada.
Casuale non è neppure lo spazio temporale in cui è calata la vicenda: dieci giorni prima del Natale. Lo scenario è quello di una Scozia fredda e nebbiosa calpestata dai passi di migliaia di persone: il lavoro, la scuola, la corsa ai regali...; tra queste migliaia di passi, suonano diversi quelli di alcuni soggetti: della dottoressa Sara Steven e del Detective Roberto Monelli.
Sara è una brillante pediatra, giovane ma sola da quando dei killer spararono a suo marito davanti ai suoi occhi. Conosce quella terribile sensazione di impotenza di fronte alla morte che gelida arriva prematura ed invincibile. Trascorre momenti d’angoscia in solitudine e promette a se stessa che mai più permetterà a questa terribile nemica di giungere senza aver almeno provato a difendersi, senza lottare per i suoi piccoli pazienti che le riempiono la vita da quella straziante mattina.
Roberto, poliziotto di origine italiana, è un uomo preciso, scaltro e coraggioso. Anche lui ha delle ferite nel cuore, anche lui un chiodo fisso nella mente: trovare gli assassini del suo amico e collega Arthur Ghibbs. Sospetti, principi di prova ma nulla che nel corso degli anni avesse potuto dar luogo ad una vera e propria indagine per quel delitto. Ciò che Roberto cerca è giustizia per Arthur. Non ha mai smesso di agire dietro le quinte, ma non appena sembrava aver ottenuto qualche elemento importante per la risoluzione del caso, questo stranamente veniva distrutto dal sopraggiungere di fatti nuovi e diversi che screditavano il precedente.
Accanto a loro altri personaggi minori: il detective David Piecking e l’infermiera Lucy.
Tutti si troveranno, loro malgrado, catapultati in una storia terribile, insensata, inimmaginabile. Indagheranno assieme su eventi apparentemente normali, ma stranamente inattesi nelle corsie del reparto pediatrico di un rinomato ospedale del luogo; e come in ogni giallo che si rispetti, anche in questo caso, l’ iniziale granello spostato da una brezza sottile diventerà una fortissima tempesta di sabbia capace di scuotere gli animi e manifestare la vera e più recondita indole di alcuni dei protagonisti con un finale e delle scoperte realmente agghiaccianti.
L’autrice ha saputo conferire all’ evolversi delle vicende narrate un taglio semplice, scorrevole, lineare e soprattutto coinvolgente, senza però causare nel lettore un senso di ansia e di sgomento in quanto il tutto si svolge con pacatezza, con ordine, con quella giusta dose di “suspense” che ogni giallo, che si ritiene tale, vuole suscitare. È un romanzo che si legge tutto d’un fiato anche per l’argomento trattato che è di grandissima attualità.
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