Flow di Kennedy Ryan

La sorella del migliore amico? Non si tocca!

Marlon, detto Grip, sarà una stella di primo rilievo nel panorama musicale. E la bella e intelligente Bristol gli farà da manager.
Ma non oggi. Oggi non si conoscono ancora. Lui è il miglior amico del fratello gemello di lei. Un fratello che gli chiede, semplicemente, di andare a prendere la sorella all’aeroporto e tenerla d’occhio finché lui è al lavoro. Un compito semplice, senza rischi. Tranne quello d’innamorarsi a vicenda. Ma no, non può accadere.

Lui è nato e cresciuto in quartieri difficili, lei ha avuto una vita tutto sommato più agiata. E poi lui è un ragazzo nero, lei è bianca. Sono decisamente incompatibili: non potrà mai nascere nulla, tra loro. Oppure…

Un sentimento forte, fortissimo, s’insinuerà tra loro e sembrerà portare il lieto fine a questa storia. Però il destino, si sa, ama giocare ed escogiterà il famigerato colpo di scena per dividere i due. Solo per otto anni, però. Giusto il tempo per ritrovarsi in Grip, il seguito di questa storia nata in poche decine di pagine…

Con Flow (Hope edizioni, 2018, trad. C. Mongiat) Kennedy Ryan ci regala un assaggio della storia d’amore tra Grip e Bristol. Una storia nata, come le cose più belle, per caso. Una storia che partirà subito in salita ma che non si arrenderà tanto presto.
Poche decine di pagine per qualcosa che entrerà nel core, squarciandolo un po’.
Personaggi magnificamente crudi e reali, uno scenario che sentiremo nostro e dialoghi al ritmo di musica che ci stordiranno, ecco gli ingredienti sapientemente dosati da questa grande autrice.
Un libro dedicato a chi ama i romance.
E le storie d’amore senza peli sulla lingua.