Fotografie da una vita tranquilla
- Autore: Maurizio Gramolini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2009
Un testo incentrato su pensieri ed eventi che hanno come protagonista un uomo e la sua famiglia.
Tanti scatti per immortalare una o pù generazioni ciascuna con pregi e difetti caratteriali.
Un confronto di ideologie, culture che rappresenta una finestra aperta sul passato in cui i lettori più "maturi" potranno riconoscersi.
Interessanti i passaggi generazionali, emblematici dei tempi che cambiano e delle trasformazioni della società.
Scritto in maniera ironica e scanzonata, con una forma narrativa agile e moderna e un lin-guaggio molto attuale, ‘Fotografie di una vita tranquiilla’ è un breve ma denso romanzo generazionale. Chiaramente autobiografico descrive con efficacia stati d’animo ed espressioni del protagonista. …Se amate lo stile di Benni, del compianto Antonio Amurri, questo libro fa per voi. Una storia in fondo comune, ma raccontata in modo divertente, a volte spassoso, a volte commo-vente. Il racconto si snoda attraverso 3 generazioni, a cavallo tra la Toscana e la Lombardia e illustra la storia e la visione della vita di un comune cinquantenne, circondato da una famiglia alquanto originale e che si ritrova, a 45 anni, a ricominciare tutto da capo, lavoro, famiglia, tutte le certezze sgretolate. Ma il tono è lieve, conviviale, spesso sarcastico, il tono di chi, in fondo, non riesce a prendersi troppo sul serio, ne a considerare le proprie vicissitudini più drammatiche di tante altre.
Un libro leggero e molto divertente.
per chi pensava che la letteratura italiana umoristica, ma calata in contesti realistici, fosse ormai in disuso, a parte artisti di cabaret e consimili. Invece, come giustamente recita la quarta di copertina, facendo rispettosamente riferimento ad autori come Benni e Amurri, almeno da un punto di vista stilistico, c’è ancora qualcuno che scrive un libro frizzante, divertente, leggero e che si legge senza troppo impegno.
Romanzo generazionale senz’altro, ma scritto con un certo piglio sarcastico, seppure malinconico in alcuni passi, a partire dall’esilarante e sarcastico prologo che descrive la "normale" devastante giornata di una donna "contro tutti", con famiglia a carico. Max, il protagonista, illustra non solo l’iter della sua vita "tranquilla" ma non troppo, ma ci fornisce la sua personalissima chiave di lettura di uomo maturo anagraficamente ma che maturo non si sente e teme di non sentirsi mai. Personaggio inquieto, creativo ma non tanto da riuscire ad emergere dalla routine, che in fondo, visto l’andazzo della sua vita, desidera. Max è circondato da personaggi quanto mai pittoreschi e divertenti, che, sebbene tratteggiati rapidamente, prendono vita e rimangono impressi. Tante divertenti "fotografie" in flash back, in bianco e nero le più vecchie e coloratissime le più recenti per arrivare ad una morale che non c’è e che Max non desidera farci, salvo ricordarci di essere sempre pronti a cambiare seguendo gli avvenimenti che, ahimè, non domineremo mai. Una lettura divertente.
Recensione di Mimmo
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