Fra Luca Pacioli
- Autore: Ivano Ricci
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2008
Fra Luca Pacioli, nato a Sansepolcro nel 1445, fu frate francescano e fine matematico ed economista, scrisse la “Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni” e “Proportionalità, la Divina Proportione”, “De ludo scachorum”. Apprese la tecnica della partita doppia dei bilanci a Venezia e la codificò, ed è riconosciuto quale fondatore della ragioneria. Pacioli entrò in contatto con Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da Vinci, oltre che con la mecenate marchesa Isabella D’Este, a cui dedicò il trattato sugli scacchi. Questo
“composto da 96 tavole dove vengono illustrati i 114 partiti che spiegano nei dettagli le mosse degli scacchi, che, come dice l’autore stesso sono “cum illicitorum reprobatione”, cioè senza alcunchè di illecito”.
Il saggio “Fra Luca Pacioli - L’uomo e lo scienziato” di Don Ivano Ricci è una ristampa anastatica (realizzata come oblazione alla Confraternita di Misericordia di Sansepolcro) e vuole riabilitare della figura del frate di Sansepolcro, essendo state confutate la sua sapienza e la sua lealtà addirittura da Vasari. Pacioli nelle “Vite” “fu bersaglio di molte accuse”, mentre
“uno dei meriti principali del Pacioli è il progresso apportato nell’algebra, che egli trovò appena nata, ristretta in angusti confini, e della quale seppe dilatarne l’estensione (…). Secondo le favole apprese chi sa dove dal Vasari tutta l’opera scientifica del Pacioli sarebbe stata un plagio delle opere sulla prospettiva composte e mai edite da Piero della Francesca. Dall’accusa fu scagionato il Pacioli dal Padre Guglielmo Della Valle, dal pittore Giuseppe Bossi e dal Padre Luigi Pungileoni. La inverosimiglianza della cosa appare di fatto manifesta sopra tutto quando si legga nelle opere del Pacioli il ripetuto ricordo di Piero, espresso con la maggiore riverenza e gratitudine, e con ammirazione per le sue opere, esplicitamente citate, dal che si sarebbe ben guardato un plagiaro”.
Il libro dimostra ampiamente, con citazioni e con esempi, quanto fosse eclettica e completa la formazione culturale del Pacioli e tende a riabilitarlo totalmente. L’attaccamento del frate al Borgo e alla sua famiglia è evidenziato nell’allegato testamento nel quale, pur privilegiando i due nipoti Frate Ambrogio e Frate Zinepero, dello stesso ordine francescano, ricorda tanti altri nipoti e parenti, lasciando ad essi i suoi averi e ricordandosi anche di lasciare, quali eredi universali di tutto quanto non esplicitamente menzionato, la sagrestia del Convento di San Francesco del Borgo e lo stesso Convento.
È stato utile ristampare “Fra Luca Pacioli - L’uomo e lo scienziato”, saggio originariamente pubblicato dallo Stabilimento Tipografico Boncompagni nel 1940 e al quale documenti inediti aggiungono interesse per questo importante personaggio della storia e della cultura di Sansepolcro e d’Italia.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Fra Luca Pacioli
Lascia il tuo commento