Giovani, carine e bugiarde. Assassine
- Autore: Sara Shepard
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2015
“Sono carine, ma a quanto pare: portano sfiga!”
A Rosewood, Pennsylvania, anche la più piccola cosa vuol dire qualcosa. A Rosewood, un minuto prima vedete qualcosa, un attimo dopo, poof! è sparita. Emily, Aria, Hanna, Spencer sono “Giovani, carine, e bugiarde. Assassine”, sesto titolo (284 pagine 18,90 euro) di una serie pubblicata in Italia dal 2006 da Newton Compton, a firma della brillante giallista Sara Shepard. Thriller, certamente, ma tanto glamour, e con più di un connotato da commedia adolescenziale, come si può apprezzare nella serie televisiva altrettanto di culto alla quale si collegano, Pretty Little Liars.
In questo N. 6, una sorta di ennesimo prequel, le conosciamo dodicenni, ma vanno sempre considerate nella loro versione-tipo: rigorosamente e assolutamente teenagers quindicenni.
Emily Fields, ottima nuotatrice, è una ragazza riservata, con qualche confusione sulla vocazione sessuale.
Aria Montgomery ha tanto carattere e una passione per l’arte, ereditata dal papà, docente di levatura internazionale.
Hanna Marin sfoggia un corpo notevole, equilibrato, perfetto, ma l’unica a non esserne convinta è lei, che alterna anoressia e bulimia, per allontanare il ricordo delle umiliazioni subite da bambina obesa complessata.
Spencer Hastings è intelligente, competitiva, qualche volta esageratamente aggressiva.
Fino alla prima media, non avevano niente in comune. A riunire il gruppo della Rosewood Day School è stata Alison, molto più ganza, anche se al momento decisamente morta, tre anni e mezzo dopo. Che diamine, dopotutto sebbene patinate sono storie gialle, roba forte, mica pizza e fichi!
Alison DiLaurentis allora era la ragazza più popolare della scuola, quella che faceva tendenza, dettava le mode, spezzava i cuori (i ragazzini sono precocissimi negli USA, stringono relazioni a dodici anni, del resto guidano già a sedici anni). Insomma, la più amata e invidiata tra i coetanei: tutti volevano uscire con lei, tutte avrebbero voluto essere lei.
Le quattro (allora dodicenni, va ribadito) si ritrovano di nascosto nel cortile di casa DiLaurentis, all’insaputa l’una delle altre, per rubarle un frammento della bandiera e consegnarsi alla storia locale. Serve per una capsula del tempo che il preside deve seppellire a futura memoria, come si fa in America. La ragazzina sui tacchi a spillo (a dodici anni!) le sorprende, ma stranamente assume con loro un atteggiamento complice. Poco dopo, Ali dà il benservito alle amiche del cuore precedenti e le sostituisce con le quattro. Diventano inseparabili. Tutte per una, una per tutte.
Per poco, però, perchè Alison viene sepolta nel giardino di famiglia, l’ultimo giorno del secondo anno di media, da Ian Thomas, il ragazzo della sorella maggiore e suo amore segreto, nonché suo assassino. O meglio, forse il suo assassino. Era stato arrestato, per il sospetto di aver liquidato la giovanissima, che minacciava di spifferare la loro relazione, visto che Ian non si decideva a piantare Melissa per stare solo con lei.
Spencer li aveva visti nel bosco, poco prima che lui... ma alla vigilia del processo Ian è evaso dai domiciliari e ha raggiunto casa Hastings, per chiederle di non testimoniare a suo carico. Ripete disperatamente ch’è stato qualcun altro a uccidere Alison e che lui è pronto a rivelare un segreto terribile, che avrebbe chiarito la sua innocenza.
Chissà di cosa si trattasse: Thomas è scomparso subito dopo. Per riapparire, tre anni e mezzo dopo, steso sul terreno, rigonfio e livido, gli occhi vitrei privi di vita. Lo hanno visto anche Aria, Hanna ed Emily, in tiro nei vestiti eleganti, per una serata di beneficenza a scuola.
Hanno ricevuto tutte lo stesso sms: “Doveva morire”, firmato A. Il tempo di cercare aiuto, coinvolgere un giovane poliziotto e tornare spaventate sul posto, dove non c’è più niente. Né Ian né il suo corpo, eppure era morto. Era tutto blu, ripetono.
C’è lo zampino di A o della nuova A, perchè la prima minacciosa identità occulta era stata smascherata. Si trattava di Mona, molto amica di Hanna. Ma era precipitata in un burrone nel Suv. Spacciata.
È solo pagina 22 e i morti sono già tre, a quanto pare (niente è mai certo a Rosewood). Non c’è male per delle quindicenni. Colpi di scena a go go nelle pagine delle graziose adolescenti bugiarde. Come sempre, più di sempre.
Giovani, carine e bugiarde. Assassine
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