Giuseppe Ungaretti di Carlo Ossola

Carlo Ossola è un critico sottile e Giuseppe Ungaretti è stato un poeta meraviglioso che ha commosso diverse generazione e anche un autore canonico della letteratura italiana. In quest’opera avviene l’incontro di due intelligenze.

Carlo Ossola nel suo saggio "Giuseppe Ungaretti" mette in evidenza le origini, i modelli, le poesie nelle raccolte più rivoluzionarie che vengono decostruite verso per verso.
Dall’opera di Ossola si evince il rapporto di Ungaretti con il mondo francese e con la letteratura barocca, specie del Barocco più oscuro. I capitoli segnano strettamente la vita dell’autore e perciò per primi sono studiati i componimenti più antichi del "Porto sepolto", quelli in cui maggiore è l’influenza delle avanguardie.
Nei componimenti più recenti si ha un recupero della tradizione italiana e uno strutturarsi dei versi più forte. Come dice Ossola: Ungaretti ritorna ad essere allievo di Pascoli e della cultura italiana.

I capitoli si susseguono fino all’ultimo in cui viene revocata la fine della vita di Ungaretti e il suo approccio alla morte e a Dio che sta per incontrare. Ossola costruisce intorno a ciò un corollario di simboli e di miti che riportano l’autore studiato ad Ulisse e agli antichi miti come quello di Narciso.
Lettura obbligatoria per chi studia Lettere.