Gli imbecilli? Stanno tutti bene di Giuseppe Cagnato

Spesso i libri di autori contemporanei sono banali. Vuoi mettere stenderti sapendo che ti aspettano 1200 pagine di Guerra e Pace e che entri in un mondo diverso e nuovo, meraviglioso? Eppure la letteratura contemporanea non è necessariamente sciocca e anche quella più leggera, da intrattenimento, come i gialli estivi, se ben scritta sa essere una buona lettura da evasione. Leggere il libro di Giuseppe, che pure era doveroso essendo l’autore un amico (e i libri degli amici si leggono sempre, ricordatevene quando tra 40 anni uscirà, postumo, il mio), mi ha piacevolmente sorpresa.
Conoscere una persona non ha niente a che fare con sapere come scrive. Giuseppe Cagnato è simpatico, ironico e autoironico, piacevolissimo da frequentare e queste qualità ritornano nel suo libro, che è una lettura leggera, ma assolutamente non banale, ironica ai limiti del caustico, ma mai sopra le righe, sinceramente divertente, pur lasciando spunti di riflessione che vorrei catalogare come sociologici. Si può leggere così, come piacevole passatempo, oppure leggerne anche lo strato più profondo, che può rappresentare, senza la presunzione e la pesantezza di farlo, una sorta di critica alla società contemporanea. Leggendo "Gli imbecilli? Stanno tutti bene" pensi ai tuoi vicini di casa, alle loro paranoie, alle loro beghe e finisci per ritrovartici perfettamente. E’ un romanzo coinvolgente, dalla scrittura limpida, senza fronzoli, di facile approccio, con un vezzo di sciocchineria che lo rivela tutt’altro che stupido. Spero che sarà solo il primo, perché vale davvero la pena leggerlo.