Gli incurabili romantici
- Autore: Odile D’Oultremont
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Salani
- Anno di pubblicazione: 2019
La giovane scrittrice belga, Odile D’Oultremont, al suo romanzo d’esordio, "Gli incurabili romantici" ci racconta una storia originale, piena di personaggi insoliti, bizzarri, che si muovono in uno scenario che unisce la fantasia più creativa ad un quotidiano feroce, fatto di burocrazia, grigiore, malattia incurabile.
Adrien è un uomo non più giovanissimo, solitario, reduce da un’infanzia non gioiosa, funestata dal pessimismo di sua madre. Lavora da anni in un’azienda pubblica, Acquaplus, dove è solo un numero tra le migliaia di dipendenti, non ha fatto carriera, non si è segnalato, è un anonimo impiegato come tanti. La sua vita scialba è attraversata da un ciclone: conosce la giovane pittrice Louise, di cui si innamora perdutamente e che dopo poco sposa.
Lei è leggera come una piuma, fantasiosa come un sogno, strana come il personaggio tragicomico di una commedia strampalata. Chiama il Gatto il suo cane amatissimo, divide con l’adorante Adrien una quotidianità fatta di gesti originali, un’intimità fisica ed epidermica che li rende quasi un’unica entità.
Ma due avvenimenti interrompono questo idillio: la ristrutturazione aziendale della società in cui lavora emargina Adrien in una sorta di angusto stanzino, lontano da tutto e tutti, privo di incarico e di riconoscibilità e la diagnosi infausta che viene rivelata a Luoise: ha un tumore ai polmoni, grave. La terapia chemioterapica a cui si sottopone viene vissuta dalla giovane donna in modo atipico e quasi comico, quasi che il suo corpo, le sue vene, le sostanze di cui viene riempita fossero amici con cui fare conoscenza e creare simbiosi positiva. Quando malgrado l’accanimento il suo stato peggiorerà inevitabilmente, anche il respiratore che le consente una qualche forma di sopravvivenza avrà un nome, Samuel, a cui riferirsi come un salvatore. Adrien, disperato, decide di lasciare il suo stanzino e il suo falso lavoro, per dedicarsi completamente alla moglie, che non abbandona un attimo, deciso ad alleviarne le ultime giornate con travestimenti, scherzi, ciò che Louise si aspetta da lui e dal loro rapporto unico ed irripetibile.
Dopo la morte di Louise però, Adrien viene denunciato per aver percepito per un intero anno il salario senza aver lavorato. Il processo a cui viene sottoposto è la parte più esilarante del romanzo: il giudice Vaxe, che mastica chewing gum e cita Flaubert, che si comporta in modo imprevedibile agli occhi degli avvocati, esprimerà nel suo sconcertante verdetto di assoluzione di Adrien un punto di vista inatteso e straordinario:
la legge non conosce l’amore, non conosce la complessità dei suoi meandri, né i fili sottili del suo silenzio, le sue valli perdute, le accelerazioni improvvise dei suoi ritrmi, la sua natura febbrile, il carattere miracoloso dei suoi dintorni, le sue scariche elettriche… agli occhi della legge lei è colpevole. Ma dal momento che il presiedente sono ancora io…
Un romanzo che intreccia sentimento e potere, malattia e amore, passione e razionalità, profitto e fantasia. L’esordiente scrittrice riesce a mettere insieme allegria e lutto, un funerale maestoso, un’azienda feroce, una passione che dura, nuovi incontri che potrebbero ancora migliorare la vita. Saper cogliere le opportunità che l’esistenza propone, sembra essere la cifra del messaggio di questo libro che viene definito dal Figaro “Una gioia di lettura”
Gli incurabili romantici
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