Gli occhi di mia figlia
- Autore: Vittoria Coppola
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2012
Siamo nel bel mezzo degli anni Settanta. Dana, diciassettenne senese di buona famiglia, è cresciuta nel benessere. Figlia unica, tenuta sotto una campana di vetro dalla madre, Amanda, impaurita da eventuali azioni di plagio delle agitazioni giovanili di quegli anni, che potrebbero influenzare negativamente sua figlia.
Nonostante tutto, Dana è interessata ad altro. L’arte è la sua vera passione ed ama definirsi un’"aspirante creativa". Ed è grazie a questa creatività che fin da piccola, chiusa nel suo silenzio, amava confezionare a mano delle bambole di stoffa, riciclando i materiali che trovava in casa. Era questo suo hobby l’unica valvola di sfogo da una madre soffocante ed apprensiva che ha già deciso e scritto il destino di sua figlia: un matrimonio con Armando, rampollo di una famiglia dell’alta borghesia, futuro avvocato di successo. Ma come è ben noto, i matrimoni combinati non sono quasi mai una buona soluzione.
Dana, per nulla interessata ad Armando, incontra per caso André, un giovane artista francese con il quale stabilisce subito un buon rapporto di amicizia e di scambio reciproco di idee artistiche sulla passione che li lega. Dipinti, colori, bellezza ed arte sono questi i temi che accomunano i due giovani. In gran segreto iniziano a frequentarsi. Dana trova finalmente in André quel calore che non ha mai ricevuto dalla sua famiglia, in particolare dalla madre, dalla quale ha appreso solamente un freddo formalismo fatto di schemi rigidi da seguire rigorosamente.
Entusiasta di questa piacevole novità, Dana intraprende un rapporto epistolare con la cara ed unica vera amica: Flavia, trasferitasi a Parigi per questioni legate al lavoro di suo padre. Per quanto giovanissima, Dana decide che è giunto il momento di rompere gli schemi che le sono sempre andati un po’ stretti, e decide di fare di testa sua, di concepire da sé i progetti per il suo futuro, senza più farsi condizionare dalla madre Amanda.
Il rapporto con il francese André si fa sempre più importante. La passione è sempre più forte, dirompente, è un sentimento giovane e puro. Nessun divieto della madre riesce a rompere l’intimità che è venuta a crearsi tra i due ragazzi. Dana ed il suo giovane pittore decidono quindi di andare a vivere a Parigi, ma questo progetto viene scosso da una novità sconvolgente: Dana aspetta un bambino.
La ragazza, dopo un primo momento di panico, comprensibile vista la sua giovane età, realizza di avere tutte le carte in regola per potersi assumere la responsabilità di un bambino. Da questo momento una serie di eventi porteranno Dana a crescere velocemente, ma sono purtroppo eventi tristi, angoscianti, che nessuna madre vorrebbe mai provare. Nonostante il comportamento ingiustificato di sua madre, la quale è capace di ogni genere di sotterfugio pur di non dare la possibilità a sua figlia di essere felice, Dana con pazienza e speranza riuscirà inaspettatamente a scoprire la verità.
Ma è una verità tremenda, agghiacciante, fragile, così come la coscienza di una madre senza scrupoli che strappa vilmente i sogni ad una giovane coppia di innamorati, che saranno ormai segnati per sempre da un destino ingiusto. Questo drammatico racconto è contraddistinto da un senso di rabbia e di assoluta impotenza, sebbene alla fine la verità riuscirà ad emergere. La solidità dell’amicizia sarà l’unica nota positiva all’interno di una storia ricca di segreti e solitudini.
Con questo romanzo Vittoria Coppola vince il premio come "Miglior romanzo 2011" nella rubrica della Rai Billy del TG1. È un romanzo del quale si è molto parlato che ha vinto il premio anche grazie al passaparola in rete e che è diventato un vero e proprio caso editoriale.
Gli occhi di mia figlia
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