Gli occhi neri di Susan
- Autore: Julia Heaberlin
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2016
Pubblicato da Newton Compton a marzo 2016, Gli occhi neri di Susan è un thriller psicologico secondo tutte le regole canoniche del genere. L’autrice Julia Heaberlin, giornalista e scrittrice, è nata, vive e lavora in Texas, a Dallas, e di quello stato del sud degli Usa, noto a noi soprattutto per essere stato il teatro mediatico della morte in diretta di John Kennedy, ci racconta il feroce razzismo, la grande violenza contro cui ci si difende con esecuzioni capitali frequentissime, malgrado uno sparuto numero di cittadini e di legali si battano per l’abolizione della pena di morte, che troppo spesso porta alla iniezione letale innocenti, per lo più neri, raramente americani bianchi.
“Black-eyed Susans” è il sintetico titolo originale del romanzo, incentrato su una giovane donna dai capelli rossi, Tessa, che quando aveva sedici anni si trovò coinvolta in un oltremodo drammatico episodio di cronaca nera: venne gettata e semisepolta in una fossa, insieme alle ossa di altre ragazze, e per caso fu salvata. La conseguenza fu una temporanea cecità, una caviglia rotta, varie ferite divenute nel tempo cicatrici indelebili, come pure la sua mente, sconvolta e piena di voci, quelle delle sue compagne di sventura, le “Susan”, coperte di margherite gialle con il cuore nero, che faranno da leit motiv a tutto il lungo ed intricato romanzo. All’epoca del delitto Tessa era inseparabile dall’amica Lydia, che l’aveva aiutata a non diventare pazza, mentre si svolgeva il processo che avrebbe portato alla condanna a morte del presunto assassino, Teller, della cui colpevolezza Tessa ha subito cominciato a dubitare, visto che continuano a succederle delle strane cose, le vengono recapitati oggetti, libri, trova nel giardino della casa dove abitava retaggi del passato, il tutto inquietante di per sé, ma sconvolgente per una mente già molto provata.
Ora Tessa ha una figlia di quattordici anni, Charlie, che tenta in ogni modo di tenere lontana dal suo dramma, anche perché si avvicina la resa dei conti: mancano pochi giorni all’esecuzione della condanna a morte del presunto assassino. Tessa, aiutata dall’avvocato Bill, dal medico legale Joanna, da scienziati esperti di Dna, di ricerche sulle ossa e sui tessuti, capaci di riconoscere a distanza di anni abitudini e provenienza di morti di cui restano solo frammenti minimi di ossa o cartilagini, capelli o denti, tentano un’ultima carta per allontanare dalla forca il predestinato, quasi certamente innocente.
Continue rivelazioni, colpi di scena, comparsa di personaggi nuovi e ricomparsa di vecchi formano un crescendo eccitante che porta il lettore fino all’incredibile finale, veramente una sorpresa.
Per gli amanti del genere “Gli occhi neri di Susan” è un romanzo consigliato. La parte più interessante del libro resta comunque il lavoro di studio per l’identificazione dei morti che viene portato avanti da scienziati coraggiosi le cui ricerche sul DNA mitocondriale stanno conducendo all’identificazione di centinaia di morti senza nome, in vari punti del mondo. Molto approfondito anche il tema delle conseguenze su menti giovani di un trauma psichico e sulle possibilità di recupero tramite tecniche riabilitative sempre più aggiornate. Inoltre molto coinvolgente è il risvolto sociale che l’autrice affronta, quello della pena di morte che nel Texas è ancora tristemente praticata con molta frequenza.
L’avvocato William Hastings, Bill, che è stato convinto sostenitore della giustezza di quel procedimento estremo, si è convinto del contrario perché non ha mai visto condannare a morte in Texas un americano bianco: insomma sembra che qualcosa si muova, anche nel profondo sud degli Stati Uniti di Obama, alla vigilia della elezione di un nuovo Presidente, anche se si teme molto per la fulminante carriera di Trump!
Nel romanzo, in mezzo alle ossa dei morti e al terrore, circolano anche molti libri (Rebecca la prima moglie di Daphne Du Maurier, le favole “nere” dei fratelli Grimm, sopra le altre la Sirenetta, Comma 22, Il cardellino), ma anche molte pistole, di cui tutti sembrano essere possessori, e si bevono molte birre, si divorano pancake allo sciroppo di fragola, si è perennemente connessi ad internet, si cercano su facebook persone del passato che forse potrebbero essere utili alla ricerca del mostro da smascherare, per farlo definitivamente uscire dalla testa di Tessa…Buona lettura di un pezzo di America attualissima!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gli occhi neri di Susan
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