Grande città violenta di Ed McBain

Il giallo di Ed McBain Grande città violenta (traduzione di Nicoletta Lamberti, Mondadori editore, collana Il Giallo Mondadori N. 2791, 2002) segue le vicissitudini legate a due indagini e un piano omicida. Il protagonista della storia principale è l’investigatore Steve Carella (italoamericano con diversi tratti caratteristici simili a quelli dell’autore) che indaga con un collega afroamericano (Artie Brown) sull’omicidio di una giovane suora (Suor Mary Vincent, al secolo: Katie Cochran) 23nne con il seno rifatto (mastoplastica additiva). L’indagine parallela è volta alla cattura di Cookie Boy (all’anagrafe: Leslie Blyden), un topo d’appartamenti che lascia biscotti al cioccolato negli appartamenti svaligiati. La terza storia segue i piani di Sonny Cole, assassino del padre di Steve Carella nel corso di una rapina, uscito indenne dal processo ma che ha deciso di uccidere anche il figlio per evitarne l’eventuale vendetta.

Steve Carella, diminutivo di Stephen Louis Carella, è il personaggio più famoso della fortunata serie dell’87º Distretto. È presente in oltre 50 romanzi, a partire dal 1956. I romanzi dell’87º distretto sono ambientati in una grande metropoli americana che nei racconti non ha un nome ma per è identificabile con New York. La città è una metropoli scura e minacciosa, ovvero una Grande città violenta, che ha appunto dato il titolo a questo episodio (The Big Bad City, 1999) della serie.

“La città descritta in queste pagine è immaginaria. Persone e luoghi sono immaginari. Solo le procedure della polizia sono quelle effettivamente previste dalla tecnica investigativa americana”.

A proposito: viene spiegato perché nella mastoplastica additiva non si usa più il silicone.

Ed McBain, nato Salvatore Albert Lombino (1926 – 2005), nel 1952 ha preso all’anagrafe il nome di Evan Hunter. È stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense molto prolifico. Ha pubblicato centinaia di romanzi polizieschi e molte sceneggiature (tra le altre: Gli uccelli, il famoso film di Alfred Hitchcock) firmando sia con il suo vero nome Evan Hunter, sia con diversi altri pseudonimi (Richard Marsten, Hunt Collins, Ezra Hannon, Matthew Hope, John Abbott e Curt Cannon) ma il più conosciuto e utilizzato è Ed McBain.