Grida per me di Karen Rose

Appena un anno fa recensivo “Muori per me” di Karen Rose, primo capitolo della trilogia Vartanian – pubblicata in Italia da Leggereditore – che prende il nome da uno dei protagonisti (l’agente federale Daniel Vartanian, appunto). Vista l’impressione positiva che mi aveva lasciato il primo libro, ho atteso con autentica impazienza e curiosità il secondo libro, “Grida per me”.

A lettura ultimata, posso ammettere senza incertezze di sorta che la Rose è riuscita in un’impresa in cui pochi suoi colleghi riescono: scrivere un secondo capitolo addirittura migliore del primo – pur decisamente buono – e portare il lettore all’esasperazione al pensiero di dover attendere un altro anno per sapere come va a finire. La fama internazionale di Karen Rose, proficua scrittrice statunitense, è legata perlopiù al genere romance, alla straordinaria capacità di creare storie romantiche e al contempo cariche di tensione sessuale; questa fama, tuttavia, pur meritatissima, è anche assolutamente limitante, e leggendo questo romanzo è facilissimo comprendere il perché.
“Grida per me”, infatti, pur possedendo accentuate tinte rosa e un paio di scene erotiche piuttosto spinte, è prima di tutto un giallo, un thriller magistrale, intrigante e intricato, che avvince e tiene col fiato sospeso fino alla fine. Questo secondo capitolo, inoltre, corregge abilmente tutto ciò che non andava nel primo: è molto meno melenso e la storia d’amore tra il bel Vartanian e l’infermiera Alex, pur restando uno dei pilastri della storia, è decisamente più credibile e meno stereotipata rispetto a quella che si sviluppava nel capitolo precedente.

La vicende inizia dove si era precedentemente interrotta; tuttavia, a parte Daniel Vartanian, i protagonisti sono diversi e la scena si sposta da Philadelphia alla piccolissima Dutton, la cittadina natale di Daniel e di suo fratello Simon, serial killer morto con decine di cadaveri sulla coscienza.
Tredici anni prima, Dutton è stata scenario di un terribile fatto di sangue: la gemella di Alex Tremaine, Alicia, è infatti stata stuprata e uccisa, il corpo abbandonato in un fossato, avvolto in una coperta marrone. Il presunto assassino è ancora in carcere quando all’improvviso la cittadina precipita nuovamente nel terrore. Un nuovo serial-killer inizia a sterminare una vittima dietro l’altra imitando pedissequamente quel crimine avvenuto anni prima, su cui né la polizia locale né le alte cariche della cittadina sembrano aver detto tutta la verità… Nel tentativo di fermare il feroce assassino che pare avere un conto in sospeso con Dutton e il suo passato, Daniel si troverà a districare una matassa di bugie, crudeltà e abominevoli crimini, scoprendo una realtà drammatica che minaccia anche Alex, la donna di cui è innamorato.

“Grida per me” è un thriller estremamente intricato, da leggere con attenzione, che ripaga ampiamente il lettore con una quantità infinita di sorprese e colpi di scena. Come una matrioska, il romanzo di Karen Rose racchiude più piste, più crimini e più colpevoli strettamente collegati tra loro, le cui vendette trasversali alimentano una spirale infinita di violenza.
Un romanzo da dieci e lode, lungo e pienamente soddisfacente, a un prezzo decisamente basso… Cosa chiedere di più?