Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo
- Autore: Douglas Adams
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Straniera
Se siete appassionati di fantascienza, probabilmente avete letto almeno il primo libro di Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo, “trilogia in cinque parti”, come, perfettamente in linea con il genere, viene definita o quantomeno ne avete sentito tessere le lodi quale capolavoro nato dall’unione dei generi fantascientifico e umoristico. Probabilmente conoscete a memoria le citazioni principali, come “La risposta è 42”, “Non lasciate che un vogon vi legga le sue poesie” o l’arcinota
“Non fatevi prendere dal panico.”
Se, al contrario, siete completamente a digiuno dell’argomento, sappiate che il ciclo è nato come programma radiofonico nel 1978 e comprende, come dicevamo, cinque libri: “Guida galattica per gli autostoppisti”, “Ristorante al termine dell’universo”, “La vita, l’universo e tutto quanto”, “Addio e grazie per tutto il pesce” e “Praticamente innocuo”, pubblicati in un unico volume da Mondadori. Dopo la morte dell’autore, avvenuta nel 2001, lo scrittore Eoin Colfer ha completato la serie con un sesto libro, “E un’altra cosa…”, in genere scarsamente considerato dagli appassionati.
La saga del gruppo di viaggiatori più sconclusionato di tutto l’universo inizia quando, sulla terra, Arthur Dent si trova ad affrontare la demolizione della propria casa per fare spazio a un’autostrada. Si renderà presto conto, però, che il suo problema è niente in confronto a quello della terra, che sta per essere anch’essa distrutta dai vogon per costruire un’autostrada intergalattica. A salvargli la vita è Ford Prefect, un redattore della Guida Galattica per Autostoppisti bloccato da 35 anni sulla terra, che gli insegna l’arte di scroccare passaggi alle astronavi. Si trovano così a viaggiare sulla nave spaziale rubata da Zaphod Beeblebrox, un avventuriero hippy con due teste, insieme alla bella e pacata Trillian e a Marvin, robot profondamente depresso. Comincia allora un viaggio incredibile nello spazio ma anche nel tempo, talmente denso di personaggi, avvenimenti e salti temporali che è facilissimo, per il lettore, perdere la bussola, con la terra che riappare e scompare a seconda dei cambi temporali e del susseguirsi degli accadimenti.
Se riassumere o anche solo ricordare alla prima lettura la trama risulta pressoché impossibile, molti sono gli spunti di divertimento, ma anche di riflessione, che l’autore ci offre, con svariate parodie di comportamenti umani che, esagerati attraverso la lente della fantascienza, risultano oltremodo grotteschi, si tratti di un parlamento o di una festa senza freni. Decisa e definita la caratterizzazione dei personaggi, spesso in contrasto fra di loro: il sensibile Arthur si contrappone al cinico Ford ma anche a Zaphod, mentre, se Marvin esce di scena dopo tre libri, nell’ultimo romanzo il suo alter ego, il felicissimo Colin, con il suo stato di estasi artificiale che lo porta a non contestare il proprio padrone, ma, anzi, a offrirsi con gioia al sacrificio, è una terribile e azzeccatissima metafora di una condizione umana neppure tanto rara.
Dicendo le cose come stanno, affrontare la lettura dei cinque libri uno dopo l’altro non è impresa di tutto riposo, ma forse necessaria per non perdere il filo più di quanto già si rischi di fare. Raramente, in realtà, si sghignazza: più spesso si sorride, a volte ci si commuove e, ancora di più, si pensa. Forse, alla fine della lettura, ci saranno rimasti in mente personaggi ed episodi piuttosto slegati fra di loro, ma tutti ci avranno provocato riflessioni, come la buona fantascienza fa sempre.
Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo
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