Hex, la maledizione di Thomas Olde Heuvelt

Hex, la maledizione è un romanzo horror scritto da Thomas Olde Heuvelt e pubblicato in Italia da Tre60 nel 2017 con la traduzione di F. Iannelli.

Black Spring, giorni nostri. Un piccolo borgo residenziale, apparentemente tranquillo, è vittima di una maledizione che da trecento anni aleggia su ognuno dei suoi abitanti e su chiunque decida di trasferircisi, in quanto ospita, suo malgrado, lo spettro di Katherine van Wyler.
Lo spettro perfettamente visibile di Katherine, una donna condannata e giustiziata per stregoneria più di trecento anni prima, si aggira per la città, penetra nelle dimore dei suoi abitanti che la temono e la rispettano, convivendo con lei in una sorta di accettazione e rassegnazione.
La strega è innocua con i suoi occhi e le sue labbra cucite, poiché non può scagliare le sue maledizioni attraverso il suo "occhio maligno" né pronunciare i suoi malefici con le sue incomprensibili litanie.
La sua influenza è comunque potente e la convivenza con lei è pacifica solo se si rispettano alcune regole: chi vive a Black Spring non deve mai toccarla, non deve mai parlare di lei con chi viene da fuori e non deve mai, per nessun motivo, uscire dalla città. La pena è un terribile impulso suicida. Ma qualcuno ha deciso di sfidare il potere della strega, di ribellarsi, di non arrendersi all’ineluttabilità di un destino che obbliga a vivere per sempre a Black Spring. Il prezzo da pagare sarà alto e questo scatenerà eventi devastanti.

Ho sottovalutato Hex, la maledizione, nonostante niente meno che Stephen King lo descrivesse "estremamente brillante e originale". Ma io, avvezza ai brividi che mi procura la lettura di King, non pensavo che Thomas Olde Heuvelt ne fosse all’altezza. Mi sono ricreduta.
Il ritmo della narrazione è davvero incalzante. Vedi davvero ciò che leggi e l’autore è bravissimo a creare le ambientazioni perfette e a farti provare fino alle ossa la paura che sentono gli abitanti di Black Spring.
Ancora rivivo delle scene che ho letto, ma che mi sembra proprio di aver "visto", come fosse un film, a sottolineare proprio l’incisività della sua scrittura: uno è il momento in cui la strega fluttua evanescente nel suo bosco a ridosso di Black Spring, ripresa dalle telecamere notturne. L’altro, il momento cruciale in cui nel romanzo i protagonisti guardano un filmato di 30 anni prima in cui un medico taglia i punti che cuciono la bocca della strega, la quale subito gli sussurra parole incomprensibili e lui, come ipnotizzato, si uccide con il bisturi.
Questo scrittore ha davvero talento. Immaginate un King che scrive romanzi ambientati nei giorni nostri e non negli anni Ottanta, come è solito fare il Re dell’horror.
Hex, infatti, è un’app che geolocalizza la strega nelle sue varie apparizioni! Geniale!!