I figli dei chiodi
- Autore: Alessandro Morbidelli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Alessandro Morbidelli firma, con eleganza di stile e di narrato, un libro intitolato I figli dei chiodi, edito dalla casa editrice Vallecchi. Un romanzo crudo e di sicuro effetto scenografico.
Chi sono i figli dei chiodi? Sono Cosimo e sua sorella Mina, entrambi figli del boss di Puglia, don Vito Campani. Sono i più forti, i re, destinati ad avere sicuro successo. E poi ci sono Sergio, Carlino e la bellissima Rosa, i figli degli ultimi destinati a una vita grama ed infelice.
Rosa è bella. Abbiamo la stessa età però lei sembra più grande. Nei giorni d’estate i suoi capelli lunghi prendono il riflesso del grano e le labbra diventano come il suo nome. Ha gli occhi verdi ed è di un palmo più alta di me. E poi ha il seno gonfio. Sembriamo figlia e madre.
Carlino: fratello di Rosa ha gli stessi anni di Cosimo. Somiglia molto a Rosa, solo che lui è rimasto basso e tozzo. Ha le guanciotte e lo sguardo bello, ma cattivo.
Sergio è uguale al padre, che a sua volta è uguale al nonno. I Piccapane sono tutti così, secchi come uno spillo, con i capelli ricci e neri, lunghi a zazzera, la pelle scura cotta del sole.
Chi sono questi bambini?
Sono cinque bambini che hanno scoperto che il mondo è merde e sangue e fuoco.
Un nuovo gruppo si sta formando, dove:
Io (Mina) coi capelli da matta. C’è Carlino, quello di prima, che mena come un matto. C’è Sergio, quello di seconda, matto, che mantiene l’ordine. E poi c’è Cosimo, quello di seconda, il capo dei matti, il capo di tutti. Manca solo Rosa, che con i matti non ha nulla a che spartire.
I primi due, Cosimo e Mina, sono figli di una particolare affiliazione, detta, appunto, “dei chiodi”:
Ferro sulla carne, forza ed attrito: il regolatore del mio essere implacabile, che trova la sua verità nel dolore è il chiodo. Lui mi ricorda chi sono.
Passano gli anni, cambiano gli scenari di guerra. Si sale a Milano, al Nord, dove:
Da noi quando il vento soffia nei campi, tra gli alberi, lungo il declivio del monte, racconta le storie dei morti. Quello che sibila a Milano, invece, porta con sé le storie dei vivi, che, spesso, non sanno di esserlo.
Intanto una nuova guerra si affaccia all’orizzonte:
Guerra tra ‘ndrine, la chiamano. Quattro corpi. Quattro pozze di sangue sulle lenzuola. Quattro cuscini e quattro materassi bucati. E che tutti e cinque diventeranno fili di ferro consumati e sfiniti, e grumi di ruggine divorata. Cinque chiodi di cenere. Mai esistiti.
Che accadrà ai giovani improvvisamente divenuti adulti? La Bestia è destinata a salvarsi? Basta ascoltare:
Questa carezza. È una sentenza. Dalle carezze non si torna mai indietro.
Un narrato potente che, come un serpente maligno, avvolge la mente del lettore nelle sue spire velenose, impedendo di vivere. Quella raccontata dall’autore è una storia cruda, pesante e autoritaria, che non lascia scampo.
Ma è anche una storia di redenzione, di superamento delle barriere grazie al sentimento, all’amore dapprima sconosciuto. Una trama elegante, con personaggi abilmente descritti, sono i pilastri portanti di una storia Nera dal finale inaspettato. Con continui salti temporali, dal 1989 e il 2018, si snoda una vicenda noir, dove il tempo consumato non conta e i meccanismi del male perpetuati a lungo, senza via di fuga. In fondo, però, una via per la risoluzione esiste: quale sarà?
Una lettura cinematografica per palati forti. Ma vincente.
I figli dei chiodi
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama il noir.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I figli dei chiodi
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