I ribelli d’Irlanda di Edward Rutherfurd

Edward Rutherfurd con "I ribelli d’Irlanda" continua in modo egregio la storia dell’Isola di Smeraldo dal 1597 al 1917, anno della fondazione dell’Eire.
Continuazione dei "Principi d’Irlanda", il romanzo parte dal 1597 quando il dottor Pilcher, membro del Consiglio Regio va in Irlanda per cercare di capire quei sudditi così riottosi.
Trova alcune famiglie fedeli a Roma, altre molto incerte sul da farsi e consapevoli che essere cattolici in quel contesto non è produttivo.

La storia prosegue con le repressioni di Cromwell, la divisione tra cattolici e protestanti è sempre più profonda. Gli inglesi hanno occupato le terre migliori e non sono disposti a dare nulla ai sudditi.
La storia continua nel 1700, anno in cui a predominare sono alcune donne volitive e il 1800, secolo del risveglio nazionale che porterà alla fine della dominazione inglese e nel 1917 alla nascita dell’Eire.

Il romanzo è molto denso di avvenimenti e personaggi, ma rispetto al precedente più maturo e con uno stile più articolato. L’autore si sofferma più sulla psicologia dei personaggi e la storia non soffoca la narrazione.
Lettura molto consigliata.