I sabotatori di Torsten Pettersson

Berlino 1938 – All’estrema periferia della città più grande d’Europa due uomini vagano barcollando, ubriachi, dopo ore di festeggiamenti. I due stanno parlando dei duri addestramenti a cui sottopongono le reclute volontarie che entrano nel loro corpo militare: le SS.
Durezza e volgarità distinguono il loro lavoro quotidiano e l’umiliazione nei confronti dei nuovi arrivati è all’ordine del giorno. Rash e Sauckel continuano a raccontarsi le bravate quotidiane e poi si dividono. L’uno va verso un altro locale, l’altro si dirige a casa. Rash sale su un ponte pedonale e improvvisamente viene infilato da una lama sconosciuta. Cade a terra senza vita. Chi è che ha voluto la sua morte? Chi è il misterioso Killer? Qualcuno vuole opporsi al potere dei nazisti?

Richard Hadler è uno psichiatra di Berlino. Nel raggiungere il suo studio si sofferma ad osservare le abitudini dei berlinesi e a riflettere su quanto è cambiato di quella città e dei suoi abitanti da quando è andato al potere Hitler nel 1933. Come molti altri tedeschi assiste impotente a questo cambiamento, quasi senza porsi nessun problema. Ma il problema c’è ed è molto evidente. La prima paziente della giornata è Gertrud Pohl affetta da una lieve forma di depressione. Questa volta però la donna si mostra molto agitata e pone altri quesiti al medico. Lo implora di aiutarla nella ricerca del marito scomparso da giorni senza lasciare traccia. E in quella Berlino la scomparsa di una persona non era un buon segno. Al tiepido riscontro di Hadler la Pohl minaccia addirittura di accusarlo di violenza strappandosi la camicetta. Hadler cede, sospira ed inizia un’avventura pericolosa contro il potere costituito. Che fine ha fatto il signor Pohl? Quali interessi ha calpestato? C’è un nesso con l’efferato omicidio della SS?

Pettersson prosegue con grande successo il filone fortunato di thriller e polizieschi nordici che ha spopolato negli ultimi dieci anni. Simile ma più duro di Henning Mankell. I colpi di scena si susseguono ad ogni pagina fino allo sconvolgente epilogo. Nel contempo l’autore mette in risalto aspetti storici di primo piano e temi molto forti. Il nazismo nella Berlino del tempo, le forme autoritarie e dittatoriali, il razzismo, la violenza, il terrore nella popolazione ed a volte l’indifferenza diffusa, il coraggio di pochi che si oppongono alla forza schiacciante e terribile di Hitler.
Richard Hadler si desta dall’apatia che ha contagiato tutti i suoi connazionali e reagisce. Ha fatto finta di non vedere, di non accorgersi dei soprusi in quei sei anni ma ora è deciso a far luce su quanto sta accadendo. Riuscirà ad opporre resistenza? Riuscirà a ostacolare il regime? Almeno simbolicamente? Almeno per far trionfare la sua dignità di singolo?

“I sabotatori” (Newton Compton, 2013) è un giallo che incuriosisce e che mette alla prova il lettore con un concatenarsi di indizi e con una logica sottile e sorprendente. Una trama complessa che necessita di attenzione ma che da per questo motivo indiscusse soddisfazioni.
Mettete alla prova le vostre intuizioni, la vostra mente fervida, le vostre capacita di investigazione e seguite questo autore originale.

Torsten Pettersson è nato in Finlandia nel 1955. Insegna letteratura in Svezia. Ha raggiunto notorietà in tutta Europa con la serie di thriller che hanno come protagonista Harald Lindmark “A L’alfabetista” e “B Il burattinaio” entrambi pubblicati da Newton Compton.