I sogni in tasca
- Autore: Jill Smolinski
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2008
Portare a compimento i sogni di una perfetta sconosciuta può essere un modo per scoprire i propri? Forse, quando si ha una vita piatta, senza particolari interessi e senza avvenimenti di un qualche rilievo, prendere in prestito i desideri di un’altra persona può essere un suggerimento, uno stimolo all’azione ed alla ricerca delle aspirazioni personali: un buon sistema per confrontarsi finalmente con sé stessi attraverso il confronto con qualcun altro. Sicuramente, però, a June non sarebbe mai venuto in mente di provarci se un terribile destino non l’avesse unita, in modo tragico, a Marissa.
Basta un attimo, ed un destino che sembrava scorrere tranquillamente sui propri binari cambia in maniera irreversibile. Una decisione piuttosto che un’altra, e le conseguenze sono irreparabili. June, all’uscita di una riunione della Weight Watchers, decide di dare un passaggio alla nuova conoscente Marissa. Basta un mobile mal fissato su di un camion che le precede, unito al fatto che Marissa si è momentaneamente slacciata la cintura di sicurezza, a provocare l’irreparabile, e a lasciare June in preda ai sensi di colpa per una morte della quale non è colpevole, e con in mano una strana lista di “cose da fare prima di compiere 25 anni”, l’unica cosa che le rimane di Marissa, amica di una sera.
June non ha cuore di mostrare la lista ai familiari di Marissa, ma due mesi più tardi si trova davanti al risentimento di Troy, fratello della ragazza. Per calmarlo inventa lì per lì di averla trattenuta perché è sua intenzione portarla a compimento, per conto di Marissa, prima del giorno in cui avrebbe compiuto 25 anni. Troy, commosso, le offre il suo aiuto, e June si rende conto di essersi presa, a questo punto, un impegno imprescindibile. Ma come riuscire? “Correre una cinque chilometri”, “Apparire in televisione”, “Baciare uno sconosciuto”, “Farla pagare a Buddy Fitch” (e chi è Buddy Fitch?), e sopratutto “Cambiare la vita di qualcuno”: sembra piuttosto di dover scalare una montagna. June non ce la farà mai da sola, ma per fortuna (e più involontariamente che altro) sono molti i suoi amici e colleghi a venire via via coinvolti nel suo progetto. Un progetto che sarà di grande importanza non solo per June, per la memoria di Marissa e per i suoi familiari, ma anche per tante persone che ne saranno toccate, come la giovane Deedee, senza padre e incinta a soli 14 anni, o come Bob, il fratello di June, e sua moglie Charlotte, alla disperata ricerca di un bambino ma con idee contrastanti riguardo all’adozione. E non solo una vita sarà cambiata, alla fine.
Una trama delicata e particolare che evidenzia l’importanza dell’essere attivi nel condurre la propria esistenza, e del non cedere all’apatia ed alla rassegnazione. In qualche modo, però, questo libro, malgrado l’originalità della storia e la varietà dei personaggi, non coinvolge fino in fondo. Forse la causa risiede nella scrittura abbastanza lineare, che si limita quasi esclusivamente a raccontare i fatti senza grossi approfondimenti psicologici, e che sarebbe stata forse più adatta ad un romanzo più spensierato ed allegro. Il personaggio di June ondeggia tra fastidio per i compiti che si trova davanti ed ondate di sensi di colpa, il tutto però è descritto in un modo abbastanza superficiale che la rende persino un poco antipatica. A parte questo, si tratta comunque di una lettura gradevole, arricchita oltretutto da un finale non del tutto scontato, e che può servire da base per una riflessione.
I sogni in tasca
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