Il capolavoro di Cinzia Tani

Ushuaia, 1978. Cristina è una ragazza libera, indipendente, brillante.
Il suo lavoro? Fa la guida alpina sui ghiacciai, un mondo silenzioso e affascinante che le è entrato nel cuore e nella mente.
Ha una madre, Marianna, che non le ha fatto mai mancare nulla, e un padre adottivo, Roberto, che l’ha sempre affascinata, fin dal loro primo incontro, quando lei era ancora una bambina.
Un giorno, però, la sua vita serena subisce un duro colpo: rientrando casa trova sua madre barbaramente uccisa, tutto per una stupida rapina.

Di suo padre si sono perse le tracce a tutti pensano che abbia subito la stessa sorte della moglie. Cristina non si darà pace finché non avrà ritrovato suo padre e parte lancia in resta per scoprire cos’è accaduto all’adorato genitore.
Un’indagine che la porterà a Buenos Aires, una città comandata in maniera spietata da Videla. A Buenos Aires verrà aiutata dall’amica Manuela, una ragazza sveglia che ha sempre avuto molte cose in comune con lei.
Anche il fratello di Manuela, Niklas, subirà il fascino di Cristina e cercherà di aiutarla nella sua indagine. Purtroppo Niklas è un sovversivo e la sua vita è un’eterna sfida al potere della dittatura di Videla.
A intralciare ulteriormente i piani e a scombussolare il cuore di Cristina ci penserà Andrès, rivale di Niklas in amore e anche nella politica, poiché è un poliziotto schierato apertamente contro i metodi violenti dei rivoluzionari.
Oltre alla storia di Cristina verrà narrata la vicenda di un uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha lavorato al progetto di perfezionamento genetico per la supremazia della razza ariana, curando pazienti affetti da schizofrenia con cure sperimentali. Cosa c’entra quest’uomo con la sparizione di Roberto e l’uccisione di Marianna? Cosa potrà mai volere, da Cristina?
Un segreto rimasto nascosto per anni finalmente può uscire allo scoperto e mutare per sempre le vite dei protagonisti di quest’affascinante romanzo…

Cinzia Tani orchestra con sapienza vite ed eventi, gettandoli in uno scenario di amore e morte, sangue e vendette.
“Il capolavoro” (Mondadori, 2017, pp. 357, euro 20,00, copertina di Pino Sartorio) è un libro che parla schietto, come un buon bicchiere di vino. E, come molti vini pregiati, la storia è rimasta in un angolo a invecchiare, maturando e divenendo un qualcosa di sconvolgente che scombussolerà i cuori dei protagonisti, oltre ai nostri.
Una storia che sa di giustizia e speranza, una storia che porteremo nel cuore, ricordandola con piacere, per ritrovare quel sorriso che sembrava irrimediabilmente perduto.