Il baco e la farfalla di Diego Repetto

Diego Repetto, giovane ricercatore genovese emigrato in Spagna con una forte passione per la scrittura, pubblica nel 2011 il suo libro d’esordio dal titolo Il baco e la farfalla.

Il libro narra la vita dolorosa e travagliata di un suo zio, che dopo un’infanzia difficile deve fare i conti con un presente avverso e pieno di interrogativi, segnato da un destino avverso e crudele che sembra non dargli nessuna tregua.
Guido Tommasi, questo il nome del protagonista del romanzo, si dimostra sin da subito molto combattivo e pronto a non lasciarsi intimorire dalle sue stesse sventure ma nemmeno l’amore né i pochi momenti di felicità saranno in grado di fornirgli uno spiraglio di luce.

A fare da sfondo alle vicende di Guido Tommasi c’è un’Italia da ricostruire, profondamente segnata dalla fine del conflitto mondiale ma con tanta voglia di rinascere anche attraverso gli scioperi e le lotte studentesche, per giungere infine a quel tanto atteso boom economico frenato però dallo scandalo di Tangentopoli e cosi tutti questi elementi sembrano incrociarsi con la vita di Guido, segnandola ulteriormente.

Diego Repetto ci conduce in un viaggio della memoria personale, aprendo piccoli spiragli di luce su argomenti molto tristi e dannatamente attuali come il problema del sovraffollamento delle carceri e i pestaggi commessi da parte delle forze dell’ordine.
Per il lettore è impossibile uscire incolume dai numerosi colpi di scena che caratterizzano l’opera ma anche quando tutte sembra perire e destinato di svanire per sempre, vale sempre la pena affrontare i propri momenti bui per togliere quegli enormi macigni dalla coscienza e per restituire al nome vita il più autentico dei significati.
Credo infatti che qualsiasi vita, anche la più infima e reietta, meriti sempre d’esser vissuta!