Il bosco dei biancospini
- Autore: Maeve Binchy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2008
Maeve Binchy è stata una delle scrittrici irlandesi più popolari e conosciute in tutto il mondo. I suoi romanzi, bestseller internazionali, sono stati tradotti in trentasette lingue, più di quaranta milioni di copie vendute in tutto il mondo. Alcuni di questi sono stati adattati per il cinema e per il teatro.
Laureatasi in Storia, insegnò inizialmente in una scuola ebraica di Dublino fino a quando, come amava sempre ricordare nelle sue interviste, il suo primo viaggio in Israele la influenzò così profondamente da decidere di voler diventare una scrittrice. Il giorno che è venuta a mancare nel luglio del 2012, la notizia venne annunciata dall’Irish Times, il giornale per il quale lavorava come corrispondente e la sua scomparsa creò commozione e dolore in tutto il Paese. Nonostante fosse una donna di successo, con molti premi ricevuti nella sua carriera di scrittrice e di giornalista, Maeve era una donna semplice, schiva, amante della sua Irlanda e della sua famiglia. Ha vissuto a Dublino dividendosi tra il lavoro e il suo amato marito. I suoi romanzi raccontano di donne irlandesi, dell’amicizia, dell’amore, con scorci di una vita normale in paesaggi incontaminati.
Nel villaggio di Rossmore, nella Contea di Tipperary, il bosco dei biancospini è un luogo magico dove si trova la fonte di S. Anna, venerata fin dai secoli scorsi da tutti gli irlandesi del luogo e delle città vicine per il suo potere miracoloso. Ogni anno, il 26 luglio, si svolge la cerimonia di ringraziamento celebrata, con ritrosia, da Padre Flynn, convinto com’è che S. Anna non sia mai stata in Irlanda.
“Padre Brian Flynn odiava la festa di S. Anna con un fervore del tutto insolito per un prete cattolico, Per quanto ne sapeva, tuttavia, era anche l’unico sacerdote al mondo a ospitare nella propria parrocchia la copiosa fonte di S. Anna, un santuario di dubbie origini. Un luogo dove i fedeli si recavano per chiedere alla madre della Vergine Maria di intercedere per loro in merito a una grande varietà di questioni, soprattutto intime e personali. Questioni che un goffo prete non sarebbe stato in grado di affrontare.“
Quest’anno la festa ha una ragione in più per accogliere molti fedeli: un progetto vorrebbe modificare l’assetto del villaggio, abbattendo la grotta di S. Anna per poter costruire una nuova autostrada e un centro commerciale. Sarà proprio Padre Flynn a mobilitarsi nella piccola comunità per contrastare la modernità e verrà aiutato da coloro le cui vicende si sono intrecciate negli anni intorno al piccolo santuario, antico custode di suppliche e di desideri.
Lilly, Vera, Helen e Rebecca sono alcune delle protagoniste di queste vicende, storie di abusi, di alcolismo, di infedeltà, unite in una narrazione coinvolgente ed emozionante.
La storia di Lilly è dolorosa. Non potendone più delle violenze domestiche che era costretta a subire, ha testimoniato contro il marito Aidan, mandandolo in prigione. Ne è innamorata come il primo giorno, ma è anche consapevole che era l’unica cosa giusta da fare. Lilly era stata al centro delle cronache dei quotidiani vent’anni prima: le avevano rapito la sua bambina all’entrata di un negozio e da allora non se ne era saputo più nulla. Ogni settimana (confida a Padre Flynn) si reca alla fonte di S. Anna e racconta le sue vicissitudini. Ha l’impressione, e ne trova sollievo, di essere ascoltata e rassicurata sulla scomparsa della bambina che, ormai lontana chissà dove, sta bene ed è felice.
La storia di Naddy, chiamato da tutti lo sciocco, è la storia di un riscatto. Partirà per Londra in cerca di lavoro e le sue suppliche andranno a buon fine perché lì vi troverà fortuna.
Vera è, invece, la vispa pensionata in cerca dell’amore, che desidera partire per una vacanza per single.
Helen vorrebbe diventare madre, mentre Rebecca è la protagonista di una storia particolare. La strategia è l’elemento fondamentale nella sua vita, glielo aveva insegnato la madre.
“Quando sarai più grande, figlia cara, ti prego, cerca di avere sempre un piano. Non fare niente senza un piano, e mettilo in atto prima piuttosto che dopo.”
E il suo sarà un piano rischioso studiato nei minimi particolari per riconquistare il suo amato. Una galleria di personaggi che contribuiscono a rendere il romanzo una rappresentazione autentica e dinamica della vita, coinvolgente ed emozionante, in un piccolo villaggio irlandese. Uno stile semplice e una scrittura realistica e scorrevole che ha decretato il successo, nel mondo, di questa indimenticabile scrittrice.
Il bosco dei biancospini.
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