Il canto dell’assiolo
- Autore: Elisa Sironi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
La complessità di una storia insita in un romanzo ben scritto, lo rende per tale motivo spesso non catalogabile in un solo genere letterario e i molti spunti di riflessione che esso ci dona sono ciò che più conta.
Il canto dell’assiolo (CTL Livorno, 2021) libro che segna l’esordio letterario di Elisa Sironi, potrebbe essere annoverato tra i romanzi rosa o "romance", come nel linguaggio moderno, dominato dai termini inglesi, viene comunemente definito; ma in realtà, una lettura più attenta dell’opera e il talento dell’autrice, spingono a una maggiore riflessione e a non limitarne il valore con questa definizione.
Questo libro racconta di certo di una storia d’amore, ma con risvolti e implicazioni che lo rendono diverso e di più ampio respiro rispetto ai tradizionali romanzi rosa.
Protagonisti della vicenda sono Nicole Grimaldi, studentessa diciottenne all’ultimo anno di liceo e Alessandro Martini, giovane studente membro della FGCI.
I due si incontrano per la prima volta nel piccolo paese di Vallechiara, situato nella campagna toscana, nell’agosto del 1988.
Due ragazzi di estrazione sociale molto diversa, ma che fin da subito provano un’irresistibile attrazione reciproca. Nicole infatti è di famiglia benestante e si trasferisce in Toscana da Roma, facendo ritorno nel paesino dove era cresciuta per seguire sua madre Angelica, esponente di spicco della Democrazia Cristiana di quel periodo, che decide di candidarsi a sindaco di quel comune, dopo aver avuto diversi incarichi politici importanti nella capitale.
I genitori di Nicole si sono separati da poco tempo al momento del trasferimento della ragazza in Toscana, il padre è rimasto a Roma e la ragazza vive con sua madre.
Vanno a vivere in una vera e propria villa, chiamata “Grimaldi” proprio perché proprietà di famiglia.
Nicole vive un’infanzia e un’adolescenza fatta di privilegi e comodità che poche ragazze della sua età possono vantare; ma, nonostante la sua esistenza privilegiata, sembra molto infelice.
Alessandro, noto a tutti in paese come “Alec”, è un ragazzo molto corteggiato ma di umili origini, suo padre infatti era un onesto e umile operaio impiegato nella fabbrica dei mulini che serve a sfamare molti abitanti di Vallechiara, morto prematuramente per un incidente sul lavoro, mentre di sua madre sembra non ci siano notizie.
I due ragazzi si conoscono una sera a una festa in casa di un coetaneo benestante di Nicole, figlio del proprietario di una fabbrica dove si produce il grano che è un grande amico di sua madre Angelica. L’atteggiamento determinato e coraggioso di Alessandro, che salva una sua cara amica, Arianna, da un tentativo di violenza da parte di un amico del figlio di Della Rena ubriaco e fuori controllo, è l’occasione dei due protagonisti per incontrarsi per la prima volta.
Una circostanza alquanto particolare, ma che permette loro di saggiare fin da subito la loro visione della vita, incentrata sul rispetto dei diritti e dei valori delle persone, indipendentemente dalla loro origine e provenienza. Nicole infatti si schiera da subito dalla parte di Arianna e di Alessandro e non approva la prepotenza dei ricchi e viziati figli di papà come il figlio del proprietario della fabbrica, che l’aveva invitata a partecipare a quella festa.
La ragazza inizia così a interessarsi alle battaglie e alle lotte sindacali portate avanti dalla FGCI, la Federazione giovanile comunista, di cui Alessandro è il punto di riferimento a Vallechiara e finendo così per entrare in contrasto con sua madre Angelica, dispotica e di idee conservatrici e che non condivide le rivendicazioni e gli ideali dei militanti del Partito Comunista.
Inizia così a poco a poco una relazione clandestina, anche se in realtà sua madre Angelica è a conoscenza di tutto, ma continua a disapprovare e osteggiare, senza riuscire a impedire, almeno inizialmente, a sua figlia maggiorenne di frequentare Alessandro Martini.
La relazione prosegue a fasi alterne, dato le difficoltà che i due ragazzi incontrano per via dell’educazione ricevuta nelle rispettive famiglie e a causa delle molte persone che ostacolano la loro complicata storia d’amore. Nicole decide di fidanzarsi a un certo punto con il figlio di Della Rena, che in seguito si dimostra pentito per il suo comportamento precedente e che riconquista la fiducia di Nicole standole vicino in modo affettuoso in un momento di grande fragilità della ragazza, dovuto a un evento traumatico da lei vissuto nei mesi seguenti e del quale Alessandro è in parte responsabile. Tale scelta la allontana da quest’ultimo, facendola sprofondare inizialmente in uno stato di forte depressione dal quale si riprende a poco a poco grazie alla vicinanza del giovane Della Rena, che chiede scusa per quanto accaduto.
Tale relazione dura però poco e Nicole torna tra le braccia di Alessandro, con il quale decide di fuggire dopo la maturità per un viaggio in giro per l’Europa, disinteressandosi del parere contrario di sua madre.
Tutta questa parte cruciale della vicenda e che rappresenta in sostanza il cuore del romanzo dal quale scaturiscono tutti gli altri accadimenti, viene in realtà raccontata in un flashback.
Il romanzo infatti si apre con il racconto del nuovo incontro tra Nicole e Alessandro che avviene nel 2010, ventuno anni dopo l’ultima volta che si erano visti a Berlino, nell’ultima tappa del viaggio fatto insieme, proprio in occasione della storica caduta del muro nella capitale tedesca.
Il nuovo scenario in cui i due protagonisti della vicenda si incontrano è l’isola di Haiti nel periodo del devastante terremoto che colpisce quest’isola caraibica e dove entrambi sono approdati per motivi di lavoro. Nicole è diventata una giornalista affermata che spazia dalla politica alla cronaca, ma che più di ogni altra cosa ama fare l’inviata nei luoghi dove ci sono guerre o catastrofi naturali, come in questa situazione.
Alessandro, invece, è un affermato medico che collabora da anni con l’associazione Medici Senza Frontiere in giro per il mondo. I due si ritrovano a loro insaputa in quella circostanza drammatica e, sia pur gradualmente, i vecchi ricordi e la passione riaffiorano. È soprattutto Nicole che cerca di riavvicinarsi alla sua vecchia fiamma, nella speranza di avere un chiarimento sul perché egli l’abbia misteriosamente abbandonata di punto in bianco, senza darle alcuna spiegazione nel 1989, facendo sparire ogni traccia di sé.
Nicole nel frattempo si è sposata ma si è appena separata da suo marito Stefano, un professore universitario, uomo più grande di lei di diversi anni e che l’aveva avuta come allieva, dal quale non ha avuto figli.
Alessandro ufficialmente è libero, ma il suo atteggiamento sembra piuttosto contenuto, come se nonostante l’amore che prova ancora per lei, voglia trattenersi, frenato da qualche misteriosa motivazione.
Riusciranno i due protagonisti a chiarirsi e a tornare insieme?
I capitoli successivi sono tutti incentrati a districare il mistero che si cela dietro l’improvvisa fuga di Alessandro e a ricostruire tutta la complessa vicenda che ruota attorno alle rispettive famiglie dei due personaggi principali in un susseguirsi di ulteriori flashback, emozioni e diversi colpi di scena, che accompagnano i lettori fino alle ultime pagine del romanzo.
Ciò che colpisce de Il canto dell’assiolo più della trama, peraltro ben articolata con un’ottima caratterizzazione e analisi psicologica dei personaggi, e della struttura narrativa assai curata, è tuttavia la qualità stilistica che si rivela ottima, soprattutto trattandosi di un’opera prima. Elisa Sironi infatti dimostra fin dalle prime pagine la sua cura per il dettaglio, la sua attenta ricerca del vocabolo giusto, sia che si tratti di un aggettivo o di un verbo e avvalendosi spesso di metafore e similitudini che rendono le descrizioni molto particolareggiate, mai sommarie e superficiali.
L’autrice è una vera perfezionista insomma, che dimostra oltretutto un’ottima preparazione narratologica, caratteristica tutt’altro che scontata in tanti giovani scrittori italiani. Il romanzo è scritto in terza persona pur essendo focalizzato soprattutto sul punto di vista di Nicole, ma con una tecnica di narrazione immersiva e assai convincente.
Anche il contesto geografico è molto curato, con una suggestiva ricostruzione della campagna toscana dove viene ambientata buona parte della vicenda, anche se occorre precisare che Vallechiara è un nome di fantasia, come d’altronde la storia nel suo insieme, pur partendo da uno spunto iniziale reale dal quale nasce l’ispirazione per il racconto, che in seguito viene romanzato. Questo tuttavia non sminuisce la qualità del libro, perché si capisce che l’autrice conosce molto bene i luoghi descritti e il nome inventato è solo un espediente narrativo per non rivelare con esattezza come si chiami il paese descritto.
Ancora più dettagliato è lo scenario drammatico di Haiti nel periodo dello spaventoso terremoto che l’ha colpita nel 2010 e di cui tutto il mondo ha avuto notizia. Un paesaggio da incubo, raccapricciante, narrato con precisione tanto da evocare immagini molto crude ma realistiche con una precisione filmica, degna dei migliori documentari e che dimostra la bravura di Elisa Sironi anche come cronista, avendo avuto trascorsi nella redazione di un quotidiano locale.
Efficace anche il racconto del contesto storico-politico italiano in particolare degli anni Ottanta e Novanta e delle lotte di potere ad esso legato. Una scrittrice dunque eclettica, capace di spaziare con disinvoltura e competenza dalla cronaca, al romanzo storico, fino alla narrativa cosiddetta generale. Il libro dunque si distingue in senso positivo soprattutto per questi aspetti ed emerge con chiarezza il duro, sapiente e originale lavoro grazie al quale l’intera vicenda viene ricostruita e assemblata.
Il titolo del romanzo Il canto dell’assiolo merita una breve considerazione a parte, che rappresenta anche una piccola curiosità. L’assiolo è un piccolo uccello rapace notturno appartenente agli strigidi, di cui fanno parte anche i gufi e le civette per intenderci, il più piccolo tra le specie europee di questa famiglia.
Questo volatile viene in estate a vivere in Europa e anche in Italia, dopo aver trascorso la stagione invernale in Africa.
Il suo caratteristico canto, un vero e proprio richiamo d’amore, che si può ascoltare anche nelle nostre città in piena estate, viene emesso dal maschio per attirare la sua compagna, che è sempre la stessa per tutta la vita, poiché gli assioli sono monogami e attraverso il canto possono attirare e ricongiungersi alla loro "amata".
Da qui nasce la scelta del titolo, proprio a voler simboleggiare il grande amore che accompagna quelle coppie destinate a vivere insieme per tutta la loro esistenza.
I personaggi sono sempre una componente fondamentale delle opere di narrativa e in questo romanzo sono tanti e ben descritti, sarebbe quindi troppo lungo ricordarli tutti, ma ciò che è importante sottolineare è il ruolo che occupano all’interno della storia sempre funzionale a essa e pur nei loro difetti, oltre che nei pregi, si riesce a cogliere una loro linearità di azione e di intenti che li rende molto credibili.
Le pagine di questo romanzo regalano quindi emozioni ai lettori romantici, ma c’è spazio anche per coloro che amano la politica, la cronaca e la storia ed esso risulta ancora attuale, nonostante il libro copra circa un ventennio di vita passata dell’Italia.
Elisa Sironi nasce a Livorno, è cresciuta in un piccolo paese di campagna, Nugola e attualmente vive a Vicarello, entrambi sempre a pochi chilometri dal capoluogo labronico.
Laureatasi in Scienze politiche e relazioni internazionali a Pisa, ha lavorato per alcuni anni nella redazione del quotidiano livornese Il Tirreno, prima di intraprendere la strada che l’ha portata a diventare un funzionario pubblico, in particolare prima un’orientatrice e counselor psicosociale e in seguito un funzionario pubblico delle politiche attive dell’Arti, l’Agenzia regionale della Toscana per l’Impiego presso il comune di Livorno, dove attualmente lavora.
La sua passione per la cronaca, per il sociale, con particolare interesse per i diritti dei più deboli e per la storia, emerge con chiarezza in questo romanzo. La scrittura è sempre stata una sua grande passione e ha realizzato il suo sogno di diventare una scrittrice con Il canto dell’assiolo, il suo primo romanzo.
In un’intervista rilasciata al blog mobmagazine.it ad Andrea Giostra, il 18 giugno 2022, Elisa Sironi ha dichiarato:
Da sempre la parola scritta è il mio elemento naturale, la zona in cui mi rifugio quando desidero contattare me stessa e adesso finalmente ho la possibilità di regalare emozioni anche agli altri.
Una scrittrice quindi oltre che di spessore anche di grande umanità Elisa Sironi, che ci regala emozioni attraverso questo bel romanzo che esplora vari generi letterari e nel quale le vere protagoniste sono comunque le donne, con la loro determinazione, la loro capacità di perdonare e il loro cuore.
Un libro vivamente consigliato a tutti coloro che amano la bella letteratura.
Il canto dell'assiolo
Amazon.it: 15,58 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il canto dell’assiolo
Lascia il tuo commento