Il canto dell’elefante di Wilbur Smith

Il protagonista indiscusso del Continente nero, apparso in più di un romanzo di Smith, vero cantore dell’Africa, è senza dubbio l’elefante. L’enorme pachiderma calpesta da millenni il suolo africano e ne diventa a buon diritto il vero e proprio simbolo, l’icona principe.
Quando uomini senza scrupoli ne minano addirittura la sopravvivenza è come se scalfissero l’anima del continente e come se incidessero il cuore pulsante dell’Africa.
Pertanto è naturale la strenua difesa dell’animale da parte dei custodi della tradizione africana, da parte di coloro che hanno il continente nel sangue e ne dimostrano appieno la passione sfrenata come Wilbur Smith o il protagonista del romanzo: Daniel Armstrong.

Fin da piccolo Daniel ha sentito il caratteristico verso dell’animale riecheggiare lontano nelle foreste pluviali dello Zimbabwe. Divenuto poi ranger del parco nazionale di Chiwewe ha saputo osservare ed amare il grande animale che dà e chiede rispetto.
A seguito della prematura scomparsa della moglie, il ranger ha dato un taglio al passato trasferendosi a Londra per diventare documentarista. Il destino lo riporta ben presto nella sua terra dove viene incaricato di filmare l’abbattimento controllato e legale di un branco di elefanti.
Quando tutto finisce e Daniel sta per riprendere l’aereo viene travolto da un dubbio atroce che si rivelerà poi fondatissimo.
Torna dunque al parco e trova il corpo trucidato di un suo amico d’infanzia. Inizia una lotta spietata contro un nemico invisibile e potentissimo contro un nemico che pianifica lo sterminio degli elefanti e la vendita delle preziose zanne. Un nemico internazionale che ha progetti ben più grandi e catastrofici del pur terribile sterminio degli animali. Ricchi e famosi uomini d’affari asiatici intervengono con il loro potere nelle terre africane cercando di trarre un profitto spropositato e criminale a scapito della natura, egli animali e del povero popolo indifeso.

L’essenza stessa della cultura e tradizione africana viene squarciata e violentata, ma Daniel è pronto a difenderla in una corsa contro il tempo densa di continui colpi di scena, ritmi incessanti, frangenti avventurosi ed episodi passionali.
Una lotta interminabile contro il cinismo e i soprusi con l’obiettivo di far rimbombare ancora una volta il canto dell’elefante.