Il fundraising per la cultura di Pier Luigi Sacco (a cura di)

“Il fundraising per la cultura” (Meltemi Editore, Roma, 2006) a cura di Pier Luigi Sacco rappresenta un’interessante pubblicazione per capire come si possa utilizzare lo strumento della raccolta fondi per far crescere e diffondere la consapevolezza del valore della cultura nel nostro Paese, cultura intesa quale volano di sviluppo e di crescita economica.
Le esperienze raccontate sono frutto del lavoro svolto da The Fund Raising School, la prima scuola italiana di livello universitario destinata alla creazione di professionalità legate all’attività di raccolta fondi, nell’ambito del Corso in Economia delle Imprese Cooperative e delle Organizzazioni non profit della Facoltà di Economia di Forlì dell’Università di Bologna.

“Il fundraising per la cultura” si apre con la prefazione di Alberto Masacci e l’introduzione - La nuova centralità della cultura e le prospettive del fundraising culturale - di Pier Luigi Sacco. Viene esaminato, nei vari capitoli, il fenomeno del fundraising in vari paesi: si inizia dagli Stati Uniti, segue poi il caso inglese e, quindi, quello italiano. Si coglie, dalla precisa disamina dei singoli casi, come la situazione italiana sia molto diversificata rispetto alle esperienze di paesi in cui la pratica del fundraising è molto più estesa e diffusa e, soprattutto, storicizzata.

Molto interessante è anche il capitolo La comunicazione fundraising oriented: una visione strategica e un approccio metodologico per il fundraising mentre, nella postfazione, Ugo Morelli si sofferma sul Senso del dono. Segue - strumento di grandissima utilità - un glossario che aiuta a districarsi nei tanti termini utilizzati, molti dei quali di origine anglosassone.
A proposito dei Testimonial, si precisa che

“In ambito sociale spesso oltre ai personaggi celebri troviamo anche il ricorso alla persona non conosciuta, che deve però essere strettamente legata al disagio oggetto della comunicazione e intorno alla quale va a essere edificata una campagna che la renda unica e incontrovertibile protagonista”.

Il fundraising quindi, non solo rivolto ai mecenati classici, ai fondatori di industrie, ai ricchi imprenditori, ma rivolto ad una platea molto più ampia.