Il futuro è pieno di fiori di Carolina Crespi

Rapina Lebanche, Amos, Johnny Stantuffo, Michele Brusatori, Rossana: al momento sono solo dei nomi scritti sul bianco candido di una pagina, ma bisognerebbe memorizzarli al meglio perché è dai semi di personaggi come questi che nascono i fiori, perché è grazie a persone simili a loro che avvengono i piccoli cambiamenti capaci di spostare le montagne.

Rapina, Amos, Johnny, Rossana, e non solo loro, sono i protagonisti dei racconti di Carolina Crespi, giovane autrice bustocca, raccolti nel libro "Il futuro è pieno di fiori" (NoReply, 2012).
Dieci racconti, spaccati di vite tanto diverse da risultare simili, dieci schizzi di esperienze, abitudini, incontri che segnano irrimediabilmente, ma dai quali c’è sempre speranza di ripartire. Presentandoci le esistenze dei suoi personaggi, l’autrice ci trasmette un messaggio utile, troppo spesso dimenticato, ovvero che siamo tutti corridori agonisti di corsa campestre in un impervio percorso a tempo e che ce la possiamo fare a tagliare la linea del traguardo, anche se a volte occorrono delle pause. La scrittura di Carolina Crespi è chiara, fluida, corretta e promettente, tanto che le righe scorrono sotto gli occhi come un torrente ansioso di diventare presto fiume.

"Il futuro è pieno di fiori" è una raccolta di racconti che parla delle persone, di quanto siamo diversi gli uni dagli altri, di quanto possono essere diversi i nostri modi di reagire davanti agli imprevisti e alle possibilità, ma anche di quanto ci accomuni la stragrande maggioranza dei nostri bisogni, come quello di sentirci soli il meno possibile.