Il giardino delle rose di Tracy Rees

Il giardino delle rose (Neri Pozza 2023, titolo originale The Rose Garden, traduzione di Ada Arduini) è il nuovo romanzo storico di Tracy Rees. L’autrice nata nel Galles e laureata a Cambridge, ha scritto diversi saggi prima di partecipare al premio indetto dal Richard & Judy Bookclub, il cui libro Amy Snow (Neri Pozza 2016, Superbeat 2018) selezionato tra migliaia di partecipanti, è diventato il caso editoriale dell’anno.

È proprio vero che l’amicizia, la solidarietà e la complicità femminile è fondamentale, e questo splendido romanzo lo dimostra. Ancora una volta Tracy Rees tesse con mano abile e scorrevole una trama intricata e coinvolgente, che cattura il lettore fin dalle prime righe, regalando ai suoi tanti estimatori, tre figure femminili indimenticabili, caparbie, coraggiose e tenaci, che non si arrendono, nella Londra vittoriana dell’Ottocento.
Tutto ciò in una società, quella britannica, che preferisce relegare le donne in secondo piano, nonostante che una piccola e temprata regina sia salda sul trono dal 1837. Ovviamente stiamo parlando della Regina Vittoria (1819-1901), Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e Imperatrice d’India.

La scaletta di metallo inchiodata alla parete della ghiacciaia sferragliò mentre Mabs scendeva, con il cuore che le si stringeva a ogni piolo.

Londra 1895. La diciottenne Mabs Daley si travestiva da uomo per poter lavorare come scaricatore e trasportare blocchi di ghiaccio dal Regent’s Canal alle dimore degli aristocratici. Mabs faceva di necessità virtù, considerato che orfana di madre, doveva provvedere ai suoi sei tra fratellini e sorelline. Del resto, con un padre travolto dal dolore, qualcuno doveva pur guadagnare qualcosa, così Mabs si era vestita da maschio, aveva ficcato i capelli sotto il berretto e aveva detto di chiamarsi Mark. Al lavoro la ragazza era riservata, ciò significava perdersi i vivaci scambi di battute che rappresentavano una consolazione per gli altri scaricatori, ma aveva paura che scoprissero che era una femmina. Così teneva la testa bassa, pensava al ghiaccio e restava in silenzio mentre i maschi rompevano la monotonia con scherzi e risate.

La sopravvivenza di otto persone era un carico pesante per le esili spalle di diciottenne, e Mabs faceva un lavoro che non era consentito dalla legge. Se suo padre fosse riuscito a superare il dolore e a riprendere a lavorare regolarmente, sarebbe stato di grande aiuto. Ma a volte gli angeli custodi compaiono sotto forme improbabili.
Per Mabs la salvezza era giunta nelle sembianze della sua vecchia amica Lou, venuta a trovarla al molo, che le aveva detto che una famiglia di Hampstead cercava “una cameriera personale di buon carattere”.

I Finch avevano una figlia di dodici anni di nome Otty. Nel frattempo Miss Olive Westallen, quasi trentenne, unica figlia del capitano Westallen, ex eroe della marina mercantile, le cui imprese per molti anni erano state un vanto per la città di Londra, ricca, privilegiata, istruita ma soprattutto “zitella”, per sua stessa orgogliosa definizione, aveva deciso di adottare una bambina abbandonata in un orfanotrofio.
Non è forse vero che ciascuna donna dentro di sé coltiva un meraviglioso giardino delle rose?

Se nel raggio di dieci miglia ci fosse un uomo in grado di rendere felice Olive Westallen, lo conoscerei; ma non lo conosco.