Il giovane Moncada di Alexander Lernet-Holenia

“Sono spagnolo di nascita, celibe, ho ventotto anni. Pur provenendo da una famiglia facoltosa, ho risolto di non trascorrere nell’ozio la mia vita, bensì di esercitare una qualsivoglia attività, nell’interesse dell’umano consorzio oltre che a mio personale vantaggio. Ho lasciato perciò la mia patria, diretto a questo Paese del futuro, e, poco dopo esservi giunto, ho avuto notizia del buon nome di cui gode la sua ditta. E ora eccomi qui a offrirle i miei servigi.“

Si presenta così Juan Moncada, giovane affascinante dotato di un bel fisico, intelligente e astuto, squattrinato in cerca di lavoro, al signor Quejara, capoufficio della ditta di Import ed Export di Buenos Aires che, impressionato dalle sue parole, non potrà non assumerlo. Il giovane Moncada conosce bene l’arte della truffa e dell’affabulazione e ben presto le descrizioni della Vecchia Europa, le città di Parigi e Londra, la vita amorosa in Francia, che a suo dire è di gran lunga superiore a quella vissuta in Inghilterra, prendono il posto delle scartoffie e dei conti di ragioneria per cui le ore di lavoro giungono al termine senza nessun sforzo. Non è solo il signor Quejara a rimanere affascinato dai suoi racconti ma anche le sfiorite segretarie e soprattutto la bella Raphael, la giovane donna che verrà contesa con il capoufficio. La seduzione è un’altra delle sue arti, ma questa volta il giovane Moncada perderà il lavoro; licenziato dalla ditta dovrà lasciare l’alloggio del Grand Hotel e, con i quattrini che si riducono a vista d’occhio, dovrà accontentarsi di un alberghetto nella zona del porto di Buenos Aires. Cosa fare adesso, cosa inventarsi? Come succede spesso ai grandi truffatori è il destino a correre in suo aiuto. L’ambasciatore di Spagna a Buenos Aires in quei giorni riceve una lettera dal conte spagnolo Giullermo Moncada con la richiesta di aiuto per la ricerca del proprio figlio che dall’Europa è arrivato nella pacifica America: il giovane non dichiara di essere conte e per di più non paga nessun conto. Bisognerà provvedere ai suoi bisogni economici con una cospicua somma di denaro ed inoltre farlo rimpatriare. Giocando sul nome e sul suo indubbio fascino, il giovane Moncada si lascia credere l’erede dell’illustre casato. Iniziano così una serie di deliziose avventure che inanellano una successione di intrighi e raggiri fra nobili squattrinati e belle e seducenti ereditiere.

Un romanzo godibilissimo con dialoghi ironici e piacevoli che porteranno il lettore a riscoprire questo scrittore austriaco dimenticato ma del quale le Edizioni Adelphi, sul finire degli anni ottanta, ha curato alcune delle opere affinché non fosse trascurata la sua vasta e multiforme attività letteraria, dal racconto alla poesia, dalla saggistica alle opere teatrali. Uno dei più grandi scrittori del ventesimo secolo.
Alexander Lernet-Holenia nasce a Vienna nel 1897. Iscritto alla Università nel 1915, frequenta la facoltà di Scienza del Diritto, ma di lì a poco si arruola come volontario e partecipa al primo conflitto mondiale. Durante la guerra compone delle poesie, una delle quali, L’ascesa al cielo di Enoch, verrà inviata dall’autore stesso a Rainer Maria Rilke, che si prodigherà per il giovane Lernet-Holenia. E’ arruolato nell’esercito allo scoppio della seconda guerra mondiale, rimane gravemente ferito e viene rimpatriato a Berlino. Nel 1941 viene pubblicato sulla rivista Dame quella che è considerata la sua opera più famosa: Mars im Widder (Marte in Ariete). Nel romanzo viene descritta con realismo l’invasione tedesca della Polonia, il cui protagonista, un ufficiale dell’esercito, ha un cognome ebraico. Le copie vengono ritirate dal Ministero della Propaganda del Reich e distrutte. Il romanzo, pubblicato successivamente nel 1947, è considerato l’unica opera di opposizione al regime scritta in Austria durante la guerra. Nel corso della sua attività di scrittore, Lernet-Holenia verrà insignito di molte onorificenze. Nel 1972 protesta contro l’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura a Heinrich Böll. Allo scrittore tedesco contesta un presunto sostegno ideologico alla RAF, l’organizzazione terroristica attiva in Germania. La polemica contro Böll, oltre a non essere condivisa da molti dei suoi amici, lo porterà all’isolamento culturale e la sua opera verrà considerata inattuale, cadrà nell’oblio. Alexander Lernet-Holenia muore a Vienna nel luglio del 1976.