Il lato oscuro dell’angelo. Un sorriso nelle tenebre di Maicol Montecchi

Maicol Montecchi è alla sua opera prima. È un ragazzo ventisettenne di Montecavolo in provincia di reggio emilia, ha studiato agraria ma lavora nell’impresa edile della sua famiglia. Da sempre amante del fantasy e dell’ horror, circa cinque anni fa ha iniziato a rappresentare le sue storie in spazi come vecchi capannoni o ville che lui, insieme ad amici e famigliari, allestivano in base alla storia che dovevano rappresentare. Circa due anni fa inizia a scrivere questo libro che oggi è diventato il fil rouge da cui prende ispirazione per le attuali rappresentazioni. Ad oggi infatti Maicol, in un capannone di proprietà, ha allestito una specie di teatro a sei stanze in cui il pubblico di massimo 10 persone viene accompagnato al fine di raccogliere indizi utili a scoprire un terribile segreto.

Ne Il lato oscuro dell’angelo. Un sorriso nelle tenebre (Albatros, 2019), Alex Costa un ragazzo suo coetaneo, che abita a Sotto il Colle, si trova in mezzo a situazioni a cui deve trovare una soluzione dando prova di forza e di coraggio, di astuzia e razionalità, facendo riferimento solo a sé stesso, ai suoi valori, ai suoi principi. Si tratta di situazioni di bullismo, di gare di forza, di scippi. Durante una passeggiata con la sua fidanzata Arianna incontra anche un frate tanto insolito quanto buffo, tanto austero quanto generoso che lo incuriosisce. Recandosi poi molto spesso, anche segretamente, alla chiesa dei Tre Angeli, scoprirà che Frate Fortunato ha proprio scelto Alex per difendere tutto il paese, prima, e poi tutta l’Umanità da una pericolosa invasione. Si tratta dell’imprevisto attacco di morti viventi ormai trasformati in vampiri, zombi e diavoli che per sopravvivere devono nutrirsi di sangue umano. Compreso questo, ad Alex non rimane che la scelta tra il continuare la sua vita tranquilla di ragazzo con una fidanzata o seguire gli insegnamenti e gli allenamenti del Frate che lo porteranno a combattere quelle misere e vili creature per salvare per primi, e soprattutto, i suoi famigliari e amici. Da questa e da altre scelte successive dipenderà il futuro suo e nostro.

Questa narrazione si avvale di un linguaggio fresco e veloce che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine. Maicol punta molto su azioni e dialoghi, rendendo le descrizioni di personaggi, luoghi e situazioni dai tratti rapidi a colori forti. I colpi di scena ti accompagnano verso un finale inaspettato ed adrenalinico, lasciando aperto uno spiraglio per un secondo libro.

Consiglio la lettura a chi ha voglia di qualcosa di nuovo, a chi ha voglia di provare tante emozioni diverse, a chi, magari cinquantenne come me, ha voglia di riflettere sui giovani di oggi.