Il lupo e la farfalla di Francesco Niccolini

Una storia ricca di paesaggi montani, quella che viene raccontata in "Il lupo e la farfalla" di Francesco Nicolini, una storia che a leggerla fa venire voglia di andarli a cercare, primo fra tutti il bosco delle farfalle nere.
Un nonno, un bambino e il loro cane, rimasti soli, ma uniti nel loro destino. Vivono in un paesino in alta quota a quattro chilometri dalla scuola, quattro chilometri che il bimbo percorre a piedi tutti i giorni, a passo svelto, superando i suoi compagni, perché lui è fatto così, non può aspettare, deve arrivare per primo in classe, accendere il fuoco e attendere gli altri. Quando ritorna a casa dopo altri quattro chilometri, è sempre pronto, se capita, a riprendere il cammino con il nonno, capocaccia, verso i monti. È felice di scoprire nuovi sentieri e sempre vicino o avanti a loro due il cane, che abbaia quando sente la presenza di qualche animale nei paraggi... un cerbiatto, una lepre, un lupo.
Il bambino apprende i segreti del bosco, le orme degli animali, le storie della montagna. È felice con suo nonno, che parla solo se ha da comunicargli messaggi importanti o raccomandazioni su come comportarsi in questo ambiente magico, attraente, ma pieno di pericoli e comunque da rispettare, sempre.

Tutto fila liscio fino a quando, come in tutte le storie, ma possiamo dire, come in ogni vita umana, accade l’imprevisto, un tragico imprevisto. Da quel momento la serenità e la spensieratezza del bambino si tramutano in tristezza e coraggio nell’affrontare le difficoltà. Il bambino cresce, matura, così come in breve tempo il nonno invecchia.
La parte del cattivo non può essere che quella del lupo, fratello di un lupo zoppo, innocuo e incapace di procurarsi cibo e proprio per questo è l’altro che ci pensa. E il nonno e il bambino lo sanno perché, non visti, assistono a questo atto di fratellanza costante tra i due animali.
Nessuno ha un nome, né il vecchio, né il bambino, né il cane, né gli altri personaggi che appaiono nella storia.

Protagonista assoluta la montagna con i suoi ospiti, il suo incanto, i suoi odori, i suoi pericoli. Un’atmosfera magica, tragica, affascinante e catturante soprattutto se ti capita di sentire leggere alcuni passi da una voce come quella di Alessio Boni!