Il manoscritto incompiuto
- Autore: Liam Callanan
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2019
Leath, dalla città di Milwokee, con le sue bambine è arrivata a Parigi. È in cerca del marito Robert, scrittore. È abituata alla sua assenza per lavoro, ma questa volta il tempo trascorso è molto lungo ed alcuni indizi nel manoscritto incompiuto che le ha lasciato, mi dispiace e ci vedremo a Parigi, le fanno temere che qualcosa sia accaduto e vuole scoprirlo.
Liam Callanan, nato a Washington, cresciuto a Los Angeles, è scrittore, giornalista e professore associato di Letteratura inglese presso l’Università del Wisconsin. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Una storia ben costruita quella che si racconta in "Il manoscritto incompiuto", un romanzo coinvolgente, dal finale imprevedibile, nel quale scrivere al femminile è un esercizio riuscito: la protagonista è una donna sola, angosciata, fragile, ma con un’inimmaginabile forza di volontà che cambierà la sua storia personale.
Leath, dal giorno della scomparsa del marito non ha smesso di cercarlo. Ogni mattina quando accompagna le ragazze a scuola fissa i volti dei genitori e osserva con attenzione ogni uomo che incontra per strada. Ha quarantadue anni, è arrivata a Parigi dal Wisconsin, in una città affollata molto di più di come viene descritta nei dépliant turistici; ha acquistato una libreria come voleva Robert e continua a cercarlo nelle tracce che ha lasciato. Se lo avesse davanti non esiterebbe ad abbracciarlo e nello stesso istante a prenderlo a schiaffi. È sola insieme alle figlie in una città straniera che l’ha accolta, in cerca di un alloggio, delle scuole e il negozio di libri mal messo da sistemare.
Parigi è un teatro, adorno e dorato e vivere qui significa trascorrere la maggior parte del tempo fuori in attesa di entrare… penso alle cascate disordinate di fiori che traboccano sui davanzali, o a quando i più semplici ingredienti nel piatto si amalgamano regalandoti in un solo boccone quanto di meglio tu abbia mai mangiato.
La sua libreria è vicino alla Senna, nel Marais, in una via che un tempo era piena di negozi e l’ha dipinta di color rosso come una mela. Ha voluto organizzare gli scaffali in ordine geografico, perché le ricordano i momenti vissuti con Robert: da Mosca a Cuba, da Parigi alla Norvegia, al Wisconsin. I libri erano ciò che le lasciava suo marito ogni volta che partiva, così aveva intrapreso le letture di Alice Munro, Octavia Butler, James Weilch.
L’idea era lasciarmi qualcosa che mi aiutasse a superare la sua lontananza.
Libri che cambiano il senso della vita e il proprio destino. Robert sapeva muoversi tra i libri, era un uomo sobrio, tranquillo, serio che le aveva insegnato a leggere. Era tutto ciò che lei non era. Ora Leath è spaventata, arrabbiata e sembra avvertire che Robert non ci sia più.
Tra misteri e dure realtà nella bella Parigi scoprirà se stessa, i suoi desideri assopiti e anche quella strana sensazione di sentirsi sollevata da quell’assenza. La vita con Robert, ricordando e analizzando, non era stata facile. Il romanzo infatti si dilunga sul loro rapporto familiare: uno scrittore non di successo e una donna che dopo aver amato il suo matrimonio e la sua piccola casa cigolante nel Wisconsin, prende consapevolezza della propria femminilità e del suo nuovo cammino.
Il manoscritto incompiuto
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