Il medico consiglia di scrivere per liberarsi
- Autore: Paolo Riccardi
- Categoria: Poesia
“Il Medico consiglia di scrivere per liberarsi” è il libro dello scrittore e poeta Paolo Riccardi, è una raccolta di poesie che sono un vero inno ai sentimenti della vita terrena, a ogni genere di sensazione che abita all’interno della nostra anima e che aleggia tal volta nascosta nel nostro cuore.
Quando mi trovo davanti ad un libro di poesie, non so mai dove la mia lettura mi porterà, se soprattutto sarà in grado di soddisfare il mio bisogno interiore di appagare la mia voglia di emozionarmi e carpire quanto di buono possa essere in grado di esporre l’animo umano.
Paolo Riccardi con la semplicità dei suoi versi ha saputo cogliere l’essenziale che la vita è in grado di offrirci.
I temi delle poesie
Il tema principale è sicuramente l’amore, non solo quello tra uomo e donna, ma anche quello delle piccole cose, degli infinitesimali momenti che possono diventare protagonisti della nostra vita di tutti i giorni. Il razzismo come parte dura da combattere della vita attuale, che nonostante la modernizzazione, ancor oggi esiste in modo spregevole verso il diverso. L’omofobia, un tema attualissimo soprattutto negli ultimi anni, che il poeta ha toccato più volte con piccole annotazioni importanti, capaci di saper cogliere nel pieno il significato di quanto si dovrebbe fare e che purtroppo non si fa.
E ancora l’atrocità della vita che i telegiornali ogni giorno ci buttano ferocemente con i loro bollettini di guerra. Sono stata colpita da alcune poesie in particolare, anche se tutte hanno un loro perché che arricchiscono l’anima. Una di queste è quella dedicata alla piccola Denise Pipitone, strappata con crudeltà dalla sua famiglia e dalla sua mamma che combatte ogni giorno per ricercare la verità e soprattutto per portare avanti la speranza che la sua piccolina, oggi una ragazzina, possa essere sana e salva e poter ritornare dalle persone che l’amano e l’aspettano senza mai arrendersi.
La lettura del libro è stata piacevole, ho divorato in fretta le pagine del testo, ogni poesia aveva una sua personale storia che mi raccontava, come le ultime due poesie, che credo rappresentino il libro e soprattutto l’animo nudo del poeta: "Lettere per l’Afganistan” che sono due poesie, in verità due lettere, scritte da Paolo Riccardi alla sua fidanzata, che per motivi di lavoro si trova in questa terra lontana e per certi aspetti “cattiva”. Un grido all’amore e ai sentimenti, all’unione di una coppia che deve combattere non solo le normali avversità quotidiane, ma anche contro quelle dettate da migliaia di chilometri di distanza e dalla paura e dal timore che il tempo possa fermarsi e non donare loro quanto meritano e sperano: il potersi abbracciare e vivere la loro quotidianità.
Una piacevole lettura che consiglio vivamente.
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