Il mercante di seta
- Autore: Liz Trenow
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2017
“Il mercante di seta” (Newton Compton, 2017, titolo originale The Silk Weaver, traduzione di Anna Ricci) è il nuovo romanzo dell’autrice inglese Liz Trenow che ha lavorato come giornalista per la radio e la TV, tra cui la BBC.
“Scese a fatica dalla vettura e aspettò che scaricassero il suo bagaglio dal retro e glielo depositassero accanto. In pochi istanti il cocchiere la salutò allegro e se ne andò. La carrozza e i suoi passeggeri erano diventati un rifugio sicuro e protetto, e mentre li guardava svoltare l’angolo e sparire alla vista, Anna si sentì abbandonata e un po’ intimorita. Era da sola in quella grande città”.
Londra, 1760. Anna Butterfield, da poco orfana, aveva lasciato il Suffolk, il padre Theodore, vicario del villaggio e la sorella minore Jane per giungere a Londra, dove era attesa dalla famiglia degli zii paterni. Poco dopo essere scesa dalla carrozza, a causa della stanchezza e della fame Anna aveva avuto un mancamento. La giovane era stata soccorsa da un ragazzo dai modi cortesi e dal
“profumo dolce, muschiato, non fastidioso ma strano, che non aveva mai sentito”.
“Joseph Sadler & Figlio, Merciai per la Nobiltà”, recitava la tavola la cui frase era scritta in una grafia elegante e dorata appesa sotto il portico che riparava il grande negozio.
“Benvenuta, nipote cara”.
Lo zio Joseph era un uomo alto e corpulento, la zia Sarah, sorella minore del padre di Anna, sembrava una donna gentile, la cugina Elizabeth, sei anni più piccola del fratello William, aveva fatto un’elegante riverenza ad Anna.
“Chiamami pure Lizzie, cugina Anna. Non vedevo l’ora di avere una sorella maggiore”.
Nella grande casa di Spital Square, Anna, sguardo fiero e occhi verdi-azzurri, si sentiva sola, allora in quei momenti la giovane provava a dipingere per sentire meno la nostalgia del verde del Suffolk. La ragazza aveva imparato a disegnare e a dipingere dalla defunta madre, e di preferenza si dedicava a soggetti naturali, una natura morta, un giardino in fiore o un paesaggio dell’amata terra natia. Durante una passeggiata con la cugina, aveva incontrato di nuovo Henri Vendôme, tessitore di seta.
“Per un rapidissimo, sconvolgente attimo, Anna ebbe la sensazione di conoscere quello straniero da sempre”.
Ancora non conosceva la triste storia di Henri, ugonotto (protestante francese di confessione calvinista), arrivato a Londra dieci anni prima ragazzino insieme alla madre. Infatti, in quell’epoca Londra era il luogo in cui molte migliaia di rifugiati francesi e fiamminghi si erano stabiliti negli ultimi decenni, fuggendo alle persecuzioni religiose, proprio come Henri e sua madre. Ora Henri Vendôme, operaio al soldo dello stimato Monsieur Lavalle, sperava di diventare quanto prima maestro tessitore. Ma il clima intorno a lui era in subbuglio a causa di tensioni razziali e rivolte sociali. A Spitafields, ampia area situata nell’East End londinese, gli operai tessili protestavano per ottenere migliori condizioni di lavoro e salari adeguati, “Bold Defiance”, “Paga giusta per tutti”, in un mercato, quello della seta, tanto instabile quanto fluttuante. In questo periodo di grandi sconvolgimenti industriali l’amore proibito e clandestino tra Anna e Henri stava per avere inizio.
“Vi auguro buona fortuna con la vostra opera maestra”.
Per la redazione di “Il mercante di seta” “ispirato a una incredibile storia vera” e dedicato “Alle mie due meravigliose figlie, Becky e Polly”, Liz Trenow ha tratto ispirazione dalla figura di Anna Maria Garthwaite (1688-1763) celebre disegnatrice di seta, la quale produsse oltre mille disegni per damasco e broccato, molti dei quali si trovano nel Victoria and Albert Museum.
Anna Maria Garthwaite era apprezzata per le sue rappresentazioni della natura dotate di grandi dettagli botanici e venne citata nel “Dizionario universale del Commercio” del 1751 come colei che introdusse i “Princìpi della Pittura nel telaio”. Inoltre questa donna straordinaria
“visse nell’epoca dell’Illuminismo, quando scienziati e artisti erano ossessionati dall’esplorazione e dalla classificazione del mondo naturale, e quando illustratori botanici come Georg Ehret divennero piccole celebrità”
chiarisce nelle pagine finali del “Il mercante di seta” Liz Trenow, appartenente a una famiglia di commercianti di seta fin dal Settecento e ancora dedita alla tessitura a Sudbury nel Suffolk.
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