Un amore perduto di Liz Trenow

“Un amore perduto” (2019, titolo originale In love and in war, traduzione di Anna Ricci e Erica Farsetti) di Liz Trenow è il coinvolgente resoconto del viaggio di tre donne in cerca della verità sugli uomini che amano, ambientato al termine della Prima guerra mondiale.

Era come un sogno stranissimo, starsene lì sul ponte del piroscafo con il cielo azzurro sopra di lei e il sole che si rifletteva sul mare mandando riflessi scintillanti, come un milione di diamanti.

Luglio 1919. La ventunenne Ruby non riusciva proprio a credere di stare per lasciare le coste dell’Inghilterra per la prima volta in vita sua per recarsi in Francia sui campi di battaglia di Belgio e Francia, gli stessi luoghi dove suo marito Bertie risultava “disperso in azione a Passchendaele”. Ruby e Bertie si erano conosciuti a scuola e avevano scoperto di amarsi. “Amo Bertie Barton!!”, aveva scritto la ragazza sul suo diario con cuoricini disegnati col pennarello rosso suggellando un amore che era sicura sarebbe durato per sempre. Inoltre il suo fidanzato le era stato vicino nei momenti più difficili della sua vita. Quindi Ruby prima di tornare a vivere un’esistenza tranquilla, aveva deciso che:

l’unica cosa che possa fare, ora che lui ha sacrificato il suo futuro per salvare il nostro dai tedeschi. Altrimenti come potremo dare un senso a tutto questo?

La ventiquattrenne "Alice Palmer si sentiva stanca. Il viaggio in transatlantico era stato abbastanza tranquillo, ma da quando erano approdati a Southampton era stata con la sua amica Julia, figlia dell’ambasciatore americano a Londra”. Ora Alice si trovava a Londra, proveniente da Washington, da dove si sarebbe diretta in Belgio dove suo fratello minore, Sam, era stato visto per l’ultima volta. Suo padre aveva lottato per rintracciare suo figlio in modo quasi ossessivo per due anni, sfruttando la sua posizione di membro del Congresso americano, ma non risultava nessuna notizia di un certo Sam Palmer. Per Alice l’unico modo per scoprire cosa fosse successo a Sam era andare nelle Fiandre anche contro il parere dei genitori.

Non permetterò che mia figlia si metta in un pericolo simile.

"Martha sognava il cibo: morbido pane dolce challah, fatto con vera farina bianca, non quella Kriegsbrot secca e senza sapore piena di intonaco e segatura." Martha, vedova tedesca di 45 anni e suo figlio dodicenne Otto, stavano per passare la frontiera belga per raggiungere Ypres. Nell’attesa la donna pensava che da qualche parte là fuori, oltre il confine, c’era il suo prezioso figlio maggiore, Heinrich, del quale finora la famiglia non aveva avuto conferme ufficiali della morte. Però le lettere di Martha, scritte con tanta cura, erano tornate indietro senza essere state aperte e con scarabocchiate sopra, con inchiostro rosso, le parole: “Rimandare al mittente. Disperso, presunto morto”.

Un amore perduto è un’opera di pura invenzione, ma trae ispirazione da persone, luoghi ed eventi realmente esistiti. La battaglia delle Fiandre causò centinaia di migliaia di morti, ampie porzioni di territorio furono devastate, villaggi e città ridotti a cumuli di macerie

Così precisa l’autrice inglese in una nota all’inizio del volume. L’intenso romanzo pone l’accento sul fatto poco noto che, a pochissimi mesi dall’Armistizio del novembre 1918, migliaia di visitatori si recarono in quelle zone, veri e propri “Viaggi sui campi di battaglia” organizzati da gruppi religiosi e agenzie. In poco tempo gli alberghi nelle città vicine riaprirono e furono stampate guide turistiche. Però c’era qualcuno che li riteneva fuori luogo e irrispettosi nei confronti dei soldati morti. In territori che ancora mostrano tutta la violenza e la distruzione causate della Grande Guerra le indomite Ruby, Alice e Martha, spinte dall’amore vanno alla ricerca della verità sui propri uomini: sposo, fratello, figlio.

Siamo convinti che i viaggi nei campi di battaglia siano un modo per ricordare quanto sia importante sforzarsi di mantenere la pace nel mondo per i decenni e i secoli futuri.