Il mio primo giro del mondo in 80 giorni
- Autore: Jules Verne
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Donzelli
- Anno di pubblicazione: 2020
Se un libro vale per il suo apprezzamento presso i lettori, ebbene, Il mio primo giro del mondo in 80 giorni ha fatto centro. Ho trascorso un’intera mattinata con il grande albo nelle mani di un bambino di otto anni, classe terza della scuola primaria, che è letteralmente impazzito per le avventure di Phileas Fogg, di Passepartout, dell’ispettore Fix, ma soprattutto si è incuriosito dei giochi, delle ricerche, delle mirabolanti illustrazioni che compongono questo vero capolavoro della grafica. Infatti il libro di grande formato, con le pagine lucide e splendenti, che Donzelli Editore ha pubblicato servendosi delle illustrazioni di Alexander Khramtsov, ripropone un classico della letteratura per ragazzi, Il giro del mondo in 80 giorni, che Jules Verne pubblicò alla fine dell’800, disseminando nelle tante tavole una miriade di personaggi, oggetti, animali, mezzi di trasporto, nomi di città, di luoghi, in una fantasmagoria di colori e di dettagli che finiscono per attrarre i piccoli lettori in una sorta di universo parallelo, quello di due secoli fa, quando non esistevano possibilità di scambio, si viaggiava per terra e per mare su ferrovie lente, vascelli e piroscafi, barchette e remi e giunche, a dorso di elefanti, cavalli, su improvvisati risciò, su carri trainati da lenti animali, slitte e traghetti.
Il libro ricostruisce con particolari realistici lo svolgersi del viaggio temerario del protagonista, un compassato gentiluomo britannico che ha accettato la scommessa di partire da Londra e di circumnavigare il globo nei mitici ottanta giorni, per tornare alla base dopo aver superato ostacoli e incidenti di ogni genere, ma alla fine vincitore della sfida. L’illustratore nelle quindici tavole doppie che compongono l’albo ci fa viaggiare da Londra, partendo il 2 ottobre, attraverso l’Europa e il Mediterraneo, per attraversare il canale di Suez, raggiungere l’India misteriosa, arrivare a Hong Kong, a Singapore, in Giappone, e finalmente, imbarcati sul piroscafo “General Grant” i nostri viaggiatori, a cui si è aggiunta la giovane Auda, giungono a San Francisco. Attraverseranno da ovest a est il continente americano, e in tempo per onorare la scommessa arriveranno a Londra, il 21 dicembre.
La geografia, i costumi, l’antropologia, le religioni, la fauna, le abitudini religiose, i mestieri, i rapporti sociali, tutto è racchiuso nella miniera di immagini che sono riportate nelle grandi tavole, dove non c’è un solo pezzetto di spazio della pagina che non contenga un personaggio, un animale, un abito, un sentimento, un particolare aspetto della vita del luogo descritto. Ma la cosa che più ha coinvolto il mio piccolo lettore di riferimento è la ricerca delle curiosità disseminate nell’albo: i brevi testi a fianco alle illustrazioni infatti chiedono, in modo immediato e giocoso, di andare a scovare piccoli particolari nascosti molto abilmente dall’illustratore nelle tavole gremite di immagini: “Quanti corvi ci sono vicino alla Torre di Londra?”, “Quanti minareti vedi a Suez”, "Quanti marinai passeggiano per Singapore?”, “Trova la statua della dea Kali”, “Quali stati americani attraversa la ferrovia?”.
Una selva di notizie, un grande numero di informazioni e di luoghi sconosciuti punteggiano la narrazione per immagini, rendendo il grande libro un gioco, una scoperta, una fonte di notizie che giungono in modo attivo e istantaneo. Un classico della letteratura ottocentesca, forse un po’ desueto, rivive in modo avvincente interagendo in modo attuale e vincente con ragazzini abituati alle immagini in movimento dei video, e così poco abituati a essere protagonisti attivi nella lettura di testi scritti e illustrati in modo "artigianale".
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