Il miraggio della terra in Sicilia di Giuseppe Oddo

Ha un sottotitolo significativo questo ultimo volume di Giuseppe Oddo: “Dallo sbarco alleato alla scomparsa delle lucciole”. Il miraggio della terra in Sicilia è un’opera sontuosa e imponente che parte dal dopoguerra alla crisi della civiltà contadina tradizionale. L’autore ripercorre i recenti periodi storici contrassegnati da lotte organizzate, riforma agraria e processi di emigrazione.

Sono 1882 pagine quelle dell’opera completa di Oddo, scritta in quasi cinque lustri e articolata in quattro sezioni pubblicate prima con la casa editrice Sciascia e adesso con l’Istituto Poligrafico Europeo, tutte sponsorizzate dall’Istituto Gramsci Siciliano.
Si attraversano due secoli di lotta sociale e politica, precisamente dal 1767 con le leggi di eversione dell’asse gesuitico, al 1969 l’anno dopo il terremoto nella valle del Belice. Siamo al quarto volume di questo lavoro scritto da uno storico di valore con un importante passato sindacale nella CGIL che inizia ora a trattare la materia a partire dal 1943.

Il latifondo in terra di Sicilia ha avuto una durata assai lunga, dal Medioevo al Novecento, quando si ebbe qualche episodio di equità nella suddivisione delle terre come pure nel compenso del lavoro dei campi in svariate parti dell’Isola, ma i diversi movimenti furono sempre repressi e spesso soffocati nel sangue.

In questo ultimo volume, con la prefazione del prof. Salvatore Nicosia, si narra del periodo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale, che in Sicilia ebbe termine con lo sbarco degli Alleati nel 1943 e la “scomparsa delle lucciole”, citando la celebre espressione di Pier Paolo Pasolini. Si tratta della fase della ricostruzione, del separatismo, dei decreti Gullo, delle bande armate come pure delle marce di Danilo Dolci dirette a un rinnovamento della coscienza sociale. Una situazione che andò a peggiorare con il terremoto del Belice.
Vi fu infine, afferma Giuseppe Oddo,

“una distribuzione delle terre, circa centomila ettari ma spesso si trattava di vere e proprie pietraie e la gente fu costretta a scappare, ad andare all’estero”.

Una Storia, quella della Sicilia che sarebbe stata diversa se la terra non fosse stato un vero miraggio. Un racconto, quello di Giuseppe Oddo, basato su solida documentazione storica e dirette testimonianze che rendono il lettore partecipe e pieno conoscitore di una realtà.
Un importante recupero della memoria è poi quello dedicato a quella che si può definire una vera ecatombe di rappresentanti sindacali che si ebbe a opera del blocco agrario mafioso, avvenimento funesto da rimarcare nei libri di Storia.