Il ritardo
- Autore: Gabriella Pirazzini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Una scrittrice, Gabriella Pirazzini, che ho amato da subito con la lettura di Minuetto e altri racconti per la sua personalità e per quella velata sofferenza che mi appartiene. Un’autrice con una straordinaria sensibilità e una scrittura chiara e a tratti nostalgica, che a ogni nuovo lavoro diventa sempre più intensa. Le sue parole dure, dolci, hanno in sé il passato, la memoria e scrivono la vita. Il ritardo è il suo ultimo lavoro, ancora un bellissimo romanzo, uscito da poco e pubblicato dalla Giraldi Editore.
Eleonora, la protagonista, ritorna nei luoghi di una vacanza di venticinque anni prima, giorni che dovevano essere vissuti in maniera spensierata con le sue amiche di sempre. In un piccolo paese di montagna per dimenticare l’amore naufragato con Brando, il tradimento, l’impegno pressante per la laurea, lontana dalla famiglia, da tutti. Potersi rilassare con l’allegria di Francesca, Sara, Giorgia, con le passeggiate in salita in montagna, con le bevute di birra, e concedersi così un periodo di pausa.
Apparentemente felice in quella vacanza del 1995, riusciva malgrado la delusione e l’amarezza a gestire le emozioni la mattina e la solitudine di notte. Fino a quando all’improvviso il fato fu beffardo. L’entusiasmo custodito nella speranza di una nuova vita davanti le si infrangerà all’improvviso, con un dolore intenso "che si infilerà nella pelle come una scheggia di vetro", scrive la brava Isa Grassano nella prefazione al libro.
Dopo molti anni Eleonora ritornerà in quel paese del Tirolo vicino alla frontiera, con le sue salite e discese e le sue due grandi chiese. È una cinquantenne, alta, slanciata come era un tempo, e con quel tocco aristocratico nel suo viso ancora intatto.
"Non so nemmeno io perché mi sia decisa ora, dopo tanto tempo, dopo tanti anni, quasi un quarto di secolo. Sono troppo vecchia per ritrovare quello che cerco, ma non così vecchia da non poterlo cercare. Però devo smettere di girare dappertutto per incrociare gli indizi. Devo davvero darci un taglio a pensare di rimettere in fila le cose."
Il ricordo dei balconi di legno delle case, delle locande, delle mucche che ruminano lungo le stradine, dei vigneti, della carne affumicata e del pane nero è ancora nitido. E poi Thomas, il loro incontro, l’amore mai dimenticato. Riconoscere i luoghi, ricordare ciò che si è perso, la sofferenza: lei è qui per quello che era successo. La strada da percorrere le fa paura, anche immaginare di rivederlo, un nuovo incontro, la sorpresa, l’imbarazzo. Quel viaggio lo ha voluto affrontare "perché era rimasta come una crisalide avvolta nelle sue angosce" per lunghi anni: è giunto il momento di perdonarsi. Il ritorno sarà "un viaggio in prospettiva" e la sua solitudine il pedaggio per la sua libertà.
Una storia toccante è Il ritardo, con un susseguirsi di emozioni e colpi di scena spiazzanti. Un romanzo nel quale il tempo viene presentato e scandito in capitoli, attraverso le parole poetiche di Manganelli, Raboni, Arminio, Neruda e la narrazione è un continuo flusso di ricordi. La nostra autrice sa viaggiare nel tempo e, come la protagonista, in esso scava e indaga legami, passioni, dolori, paure, nell’infinita ricerca di sé, dei propri silenzi e dei propri segreti.
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